Dopo aver raggiunto la parità dei sessi, oggi le donne compiono il travalico decisivo rendendosi autonome anche nell’autufecondazione.

Una rivelazione stupefacente, che in futuro potrebbe essere realizzabile dopo la scoperta fatta dagli scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, che hanno mostrato un modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma, “emarginando” il maschio dal processo di creazione della vita.

Il professor Karim Nayernia, che guida l’equipe, è pronto ad iniziare gli esperimenti entro i prossimi due mesi, certo di poter produrre le prime cellule spermatiche femminili entro due anni. Lo sperma maturo,invece, capace di fertilizzare gli ovuli, richiederà almeno tre anni di esperimenti.

Dai ricercatori sarebbe già stato prodotto una sorta di primo stadio dello sperma da cellule di midollo osseo femminile, lavorando sui topi di laboratorio, riempiendo le staminali del midollo osseo di vitamine e composti chimici.

Secondo gli scienziati tale scoperta potrebbe rappresentare una importante tappa nella lotta contro l’infertilità. L’unico particolare da tener presente è che i bambini nati in questo modo, potrebbero essere esclusivamente di sesso femminile, perché nella riproduzione non entrerebbe in gioco il cromosoma Y, copyright maschile.

Gli scenari che tale scoperta potrebbe rivelare, sembrano essere a tratti inquietanti: infatti, le ricerche potrebbero consentire ad una donna di avere un figlio “da sola” grazie allo sperma prodotto dalle cellule del proprio midollo osseo ed ai propri ovuli; ciò potrebbe verificarsi anche per un uomo, che similarmente, potrebbe produrre le cellule uovo dal proprio midollo osseo.

In entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi ad alto rischio di anormalità genetiche.

A cura di Valeria Sorrentino