SONO UNA ” DONNA CANNONE”

Cara Rossella,
LETTERE1mangio troppo! Ormai non so piú controllarmi,il cibo, specie quello dolce, é diventato il mio pensiero fisso dalla mattina alla sera ed a volte mi sveglio anche di notte pensando ad una merendina,un gelato, dei biscotti,alla cioccolata.Fino a qualche anno fa non ero grassa, la mia taglia era la 44  mentre ora mi vergogno di dirti quale sia…Mi vergogno, cerco di coprirmi con camicioni larghissimi,vesto sempre con colori scuri nella speranza di essere poco notata. Insomma so di dover dimagrire, specie per la mia salute, ma non ci riesco.Inizio la dieta, perdo un pò di chili e poi ricomincio a mangiare più di prima così da perdere in breve tempo tutti i sacrifici fatti. Ormai non so più controllarmi e temo di rimanere una ” donna cannone” per la vita!

Marianna

Cara Marianna,
poiché da come scrivi mi sembri “lucida” ed intelligente, sicuramente saprai che mente e corpo sono una sola cosa e che quindi ci deve essere un motivo nascosto che ti porta ad eccedere e trasgredire, quasi a farti del male, a punirti, un qualcosa forse di così segreto che forse non vuoi scoprire o non vuoi accettare, né però da cui intendi guarire.La maggior parte degli scompensi alimentari dipendono da fattori e cause psicologiche, da atteggiamenti mentali e molti medici e psicologi sono idonei a scoprire le cause e la cura. Se provi ad andare a ritroso con la mente, sicuro troverai il ” momento” in cui é cominciato questo tuo problema, questo ” compensare ” un vuoto, una assenza, un dolore,un ricordo, una delusione. Si mangia in modo compulsivo non perché affamati ma a causa di un trauma o di una emozione che dirotta in cucina. E il cibo diviene una veloce ed immediata gratificazione senza essere durevole,perché il problema che ha causato questo scompenso,ahimè, rimane. Hai mai notato in quali momenti o situazioni, inizia l’abbuffata? Ti sei mai chiesta quali siano i tuoi ” bisogni” ? E perché li sostituisci col cibo? Rabbia, solitudine,delusione, dolore,ansia,gelosia…Tante e diverse emozioni vengono apparentemente ” gestite” o ” sedate” attraverso il cibo, ma bisogna separare i bisogni corporali da quelli affettivi ed identificarne la provenienza, così da amministrare al meglio le fonti dello stress, imparando a risolvere i conflitti, allontanando l’impulso di scaricarsi, mangiando. Il cibo non delude…non giudica…non tradisce…non abbandona…Ecco perché la persona sensibile, che soffre spesso di fame d ‘amore insaziabile si rifugia in questo modo da una sofferenza interiore. Il cibo é solo il simbolo di ciò che si desidera ma non si ha…Inutile iniziare una dieta senza l’ausilio di un buon medico e terapeuta comportamentale . Inutile cercare di far tutto da sola…Devi, contemporaneamente alla dieta, cercare una risposta a questo ” vuoto” che col cibo tenti di colmare. Ormai é giunto un momento di ” non ritorno” in  cui  é necessario  che tu sia padrona della tua vita e che impari ad amare e rispettare l’ unica persona degna e veramente meritevole di tutto: TE STESSA.

Rossella Argo

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