Solidarietà dell’Odg Campania ai giornalisti Rai querelati
L’Ordine dei Giornalisti della Campania esprime piena solidarietà all’inviato Rai Geo Nocchetti, querelato per diffamazione insieme all’ex direttore della Tgr Campania e all’ex caporedattore di Napoli,
accusati di omesso controllo. La denuncia – presentata dal magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – riguarda un servizio televisivo trasmesso dalla Rai in merito al processo sui presunti pestaggi avvenuti nel 2020 all’interno della Casa circondariale sammaritana.
Il servizio, realizzato da Geo Nocchetti, ha documentato le fasi del dibattimento in corso nell’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere, riportando testimonianze e contenuti relativi a un video che mostrava il colloquio tra un detenuto e il magistrato di Sorveglianza. Proprio quel magistrato – protagonista indiretto del servizio – ha deciso di sporgere querela nei confronti dei giornalisti.
Un atto – sottolinea l’Ordine dei Giornalisti della Campania – che non colpisce soltanto i singoli
professionisti ma che mette in discussione i principi cardine della libertà di informazione e del diritto di cronaca, soprattutto quando ad essere interessato è il servizio pubblico radiotelevisivo.
È dovere dei giornalisti – ricorda ancora l’Odg – raccontare con accuratezza e responsabilità vicende di interesse pubblico, specialmente quando si tratta di processi che coinvolgono funzionari dello Stato e che hanno avuto eco nazionale e internazionale. Querelare chi esercita correttamente il proprio ruolo significa tentare di scoraggiare l’informazione libera e indipendente.
La cronaca giudiziaria, per sua natura, può risultare scomoda, ma resta uno strumento fondamentale per garantire trasparenza e consapevolezza ai cittadini. In questo caso – conclude l’Ordine – si rischia di trasformare un procedimento legittimo di informazione in un terreno di intimidazione.»
L’Ordine dei Giornalisti della Campania – si legge ancora nella nota – sarà sempre al fianco di chi svolge il proprio lavoro nel rispetto delle regole deontologiche e nell’interesse esclusivo della collettività. La libertà di stampa non può essere compressa né limitata da azioni che tendono a indebolire il diritto dei cittadini a sapere.
M.O





