Scopri se sei Workaholic

Non è la prima volta, nella storia della medicina, che si cerca di istituire un test volto a capire se l’attaccamento al salute 4lavoro è patologico. Basti pensare che negli Stati Uniti oltre ad essere stato coniato il termine Workaholic, esiste perfino una associazione: i “Workaholics Anonymous”. Solo pochi giorni fa è stato presentato sullo “Scandinavian Journal of Psychology” il Bergen Work Addiction Scale, ovvero il primo test al mondo ad essere stato testato e convalidato sui pazienti.

Una equipe di ricercatori norvegesi ed inglesi hanno, infatti, analizzato oltre 12.000 impiegati per riuscire a mettere appunto un test, estremamente semplice, per capire se si è o meno dipendenti dal lavoro. Il questionario, che consta di 7 domande, prevede una scala di risposte: mai, raramente, qualche volta, spesso oppure sempre. Rispondere spesso o sempre ad almeno 4 domande su 7 è indice di alta probabilità di essere drogati di lavoro.

Se anche voi volete sottoporvi al test, ecco le domande:

1)    Pensi spesso a come trovare tempo per lavorare di più?

2)    Ti capita di trascorrere più tempo al lavoro rispetto a quanto avevi inizialmente programmato?

3)    Lavori per sentirti meno in colpa, in ansia, depresso o per scacciare la sensazione di essere incapace?

4)    Altri ti hanno detto che dovresti lavorare di meno ma non gli hai mai dato ascolto?

5)    Ti senti sotto stress se per qualsiasi motivo non puoi lavorare?

6)    A causa del lavoro metti sempre in secondo piano i tuoi hobby, le attività del tempo libero, l’esercizio fisico?

7)    Lavori così tanto che questo sta compromettendo il tuo benessere e la tua salute?

Questo test è importante in quanto non riuscire a staccare dal mondo lavorativo può creare serie problemi. Oltre ai conflitti famigliari, i drogati di lavoro sono spesso insonni, ansiosi e altamente stressati; riportando il cosiddetto burnout, ovvero l’ esaurimento di tutte le risorse fisiche e mentali. Per questo è utile sottoporsi preventivamente a questo test, e nel caso di esito positivo cercare di porre subito rimedio.

A cura di Alessandro Amitrano