Santa Chiara, il vino che racconta la rinascita di Monteruscello-Video

È destinata a diventare l’ambasciatrice della rinascita di Monteruscello: una bottiglia che racchiude in sé il simbolo della riconversione di un quartiere nato dopo la crisi bradisismica degli anni ’80. Si chiama Santa Chiara, ed è una falanghina flegrea frutto del recupero di un vigneto “dimenticato”, oggi emblema della quarta edizione del Monteruscello Fest».
Un vino che rappresenta un territorio e un evento, costruito passo dopo passo dalla determinazione degli organizzatori: «Daniele e Simone Testa, imprenditori dell’alta ristorazione con il Punto Nave, e Giovanni e Vincenzo Tammaro, imprenditori agricoli, hanno creduto nel progetto e lo hanno trasformato in realtà».
L’8 e il 9 settembre, in piazza Agro City, Monteruscello tornerà ad accendersi dalle 19 con circa 200 stand di gusto: «Chef stellati e non, pizzaioli, gastronomie, pasticcieri e gelatai porteranno le loro creazioni. Non mancheranno gli abbinamenti con il Santa Chiara, accompagnati dalla competenza della sommelier Serena Iammarino».
Il progetto nasce dal MAC – Monteruscello Agro City, «un’intuizione lungimirante di Agostino Di Lorenzo, oggi dirigente del Comune di Pozzuoli, che ha immaginato un nuovo paesaggio agro-urbano. È da qui che ha preso vita la prima produzione di nicchia di Santa Chiara».
Un risultato che ha già trovato apprezzamento «da parte del direttore del Tigem, Alberto Auricchio, e del referente di Telethon, Francesco Lettieri».
La presentazione, moderata dalla giornalista Brunella Cimadomo, «ha ripercorso l’intera storia di questo magnifico progetto, voluto fortemente da Daniele Testa e Giovanni Tammaro, sottolineando il valore della loro intuizione e della loro visione».
Gli organizzatori hanno ribadito i tre obiettivi fondativi della rassegna: «Il Monteruscello Fest era nato con tre obiettivi precisi: restituire a Monteruscello una connessione con il centro cittadino di Pozzuoli e una nuova identità, valorizzare i prodotti della sua filiera agroalimentare e sostenere i progetti di Telethon promossi dal Tigem. Anche questa quarta edizione seguirà la stessa strada».
Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, sottolinea: «L’evento dimostra come lo spirito di comunità e la solidarietà possano tradursi in azioni concrete, capaci di fare davvero la differenza».
Un concetto condiviso anche dal direttore generale Asl Napoli 2, Monica Vanni: «La collaborazione tra l’ASL e il Monteruscello Fest dimostra che la sanità può essere un partner attivo nel tessuto sociale e culturale».
E dal responsabile regionale di UniCredit, Ferdinando Natali: «Questa iniziativa coniuga solidarietà, valorizzazione del territorio e promozione della cultura».
Il Monteruscello Fest diventa così il motore di una nuova identità di quartiere: «Nelle prime edizioni è stato il pomodoro Cannellino flegreo a trovare nuova luce; quest’anno tocca alla falanghina Santa Chiara rappresentare il volto positivo del territorio.
Non mancherà lo spettacolo: «Sul palco saliranno Gigi Finizio, l’8 settembre, e Andrea Sannino, il 9».
I biglietti (50 euro) sono disponibili sul sito www.monteruscello.it  Il ricavato sarà interamente devoluto a Telethon per il progetto di ricerca sulle malattie senza diagnosi, portato avanti dal Tigem, eccellenza scientifica del territorio. Solo lo scorso anno il Monteruscello Fest ha raccolto e donato 108mila euro.

 

M.O