San’Agata, la Regina di Catania, “Eccezionalmente in visita al Santuario di San Francesco e San’Antonio a Cava De’Tirreni “(SA)

La Reliquia di Sant’Agata V.M. da Catania sarà in visita presso il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio a Cava De’Tirreni (SA) dal 19 al 21 Maggio. Venerata da cattolici e ortodossi, è patrona di Catania. Vergine e martire, fu sedotta dal proconsole Quinziano ma lei non cedette. E lui la fece torturare fino a farle strapparle i seni con grosse tenaglie. Nell’anno a cavallo fra il 250 e il 251 il proconsole Quinziano era giunto a Catania, probabilmente anche per far rispettare l’editto imperiale che chiedeva a tutti i cristiani l’abiura pubblica della loro fede. Affascinato da Agata che seppe essere una consacrata, le ordinò di adorare gli dei pagani. Al suo secco rifiuto il proconsole la affidò per un mese alla cortigiana Afrodisia (forse sacerdotessa di riti pagani che comprendevano la prostituzione sacra) con lo scopo di corromperla. Fallito ogni tentativo di corruzione, Quinziano avviò un processo contro Agata. Tradotta in carcere fu sottoposta a tortura che culminò con lo strappo di una mammella. Nella stessa notte venne visitata da san Pietro che la rassicurò e le risanò le ferite. Adirato Quinziano, la cui passione per Agata si era tramutata in odio, la fece porre nuda su cocci di vasi e carboni ardenti: improvvisamente vi fu un terremoto e crollò il luogo dove avveniva il supplizio, seppellendo i carnefici. Infine venne sottoposta al supplizio dei carboni ardenti. A questo punto, secondo la tradizione, mentre il fuoco bruciava le sue carni, non bruciava il velo che lei portava; per questa ragione “il velo di sant’Agata” diventò da subito una delle reliquie più preziose. Mentre la città era in preda al panico Agata spirava, alla presenza di molti testimoni, nella sua cella pregando e ringraziando Dio di averle conservato la verginità. I fedeli ne raccolsero le spoglie e con grande onore le deposero in un sepolcro nuovo. Nel primo anniversario della morte di Agata, una violenta eruzione dell’Etna minacciava di seppellire Catania: in ricordo e ammirazione per la martire i catanesi, compresi i pagani, presero il velo deposto sul sepolcro e lo usarono come scudo contro la lava ardente: immediatamente il fiume di fuoco si arrestò. Da questo episodio si sviluppa lo straordinario culto dedicatole dalla città di Catania, di cui è patrona.
Il suo culto però è significato anche a Napoli questo si evince da un affresco del IV secolo presente nella catacomba di San Gennaro. Eccezionalmente la Reliquia della Santa V.M. sarà nel Santuario di Cava De’Tirreni (SA) che la vede protagonista di un programma fitto di appuntamenti. Venerdì 19 Maggio dalle 19.00 alle 24.00 la Santa sarà in corteo per le vie della città fino a raggiungere il Santuario, Sabato 20 Maggio ci sarà la Solenne Celebrazione dell’Eucarestia presieduta da Padre Luigi Petrone che vedrà l’intervento del Dott. Cremona. L’ultimo giorno, il 21 Maggio, sarà il Giorno del Ringraziamento dove tutti i devoti potranno rendere omaggio alla grande Santa Catanese.