Sagra del maiale a Sant’Anastasia

Tutti presenti alla IV ed. della sagra del maiale di Sant’Anastasia che anche quest’anno si è svolta nella piazzetta IV Novembre (ex piazza Monumento). La comunità parrocchiale della chiesa di Santa Maria giovani 2La Nova con a capo Don Ciccio D’Ascoli, sacerdote dalle grandi capacità organizzative, si è stretta intorno all’evento, dimostrando ancora una volta una forte passione partecipativa. Già dalle prime ore della serata una moltitudine di volontari dell’azione cattolica, caritas e tanti altri si prodigavano per la preparazioni dei piatti a tema. Profumi di arrosto e di intingoli vari profumavano l’intera piazza coinvolgendo le persone che iniziavano ad arrivare. Terminata la celebrazione della Santa Messa delle 18.30 mano a mano famelici gruppi di persone si avvicinavano agli stand allestiti in bella mostra al centro della piazzetta, mentre calderoni di soffritto continuavano a fumare per la gioia dei presenti.  Ad allietare la serata con canti e balli un gruppo musicale dal nome “gli Ensamble”, diretti da Andrea Carpentieri.  La loro musica è espressione di un linguaggio antico e di una ritmica che si perde nella notte dei tempi.

giovani 3La folla ascolta con interesse, mentre una ragazza dal nome angelica….to si muove al ritmo della pizzica, generando ripetuti applausi al suo indirizzo. La band continua il suo percorso musicale torturata dal continuo ammanco di corrente. Nel contempo arriva anche Don Ciccio a sorvegliare che tutto sia in ordine…………..

E come per incanto in una notte di stelle non poteva mancare “una voce nella notte”.  La sorpresa è di quelle che ti lasciano senza fiato: si chiama Francesca Di Giacomo, una cantante dalla voce limpida e profonda, apprezzata anche oltre i confini territoriali di residenza, donna elegante,valente artista.  Annovera tra le sue esperienze artistiche diversi  “musical” a Roma con artisti vari, mentre profonde assiduamente lo studio del canto lirico.  La serata termina con una strepitosa “tammurriata nera”, il pubblico rivendica qualche bis, c’è tempo solo per i i saluti di rito da parte della parrocchia e l’augurio  di rivedersi l’anno prossimo.

A cura di Cutolo Salvatore