Prince of Persia

princeDall’omonimo videogioco uscito nel 1989 nasce il film Prince of Persia. Per quanto alcuni tratti del film richiamino gli episodi del videogioco, la storia della pellicola è completamente indipendente. Ci troviamo nella Persia del VI secolo, sotto il regno del re Shahraman. Colpito da un gesto eroico di un piccolo orfano, il re farà di questo il terzo principe di Persia. Stiamo parlando di Dastan ( interpretato da Jake Gyllenhall), guerriero tenace e di grandi valori che dopo aver assistito alla morte del padre e accusato della stessa si troverà costretto a fuggire. Il suo compito sarà quello di dover salvare il proprio regno da un pericoloso nemico pronto a scatenare l’ira degli Dei pur di impossessarsi del trono. Ad accompagnarlo in quest’avventura , la bellissima e tenace Tamina ( Gema Arterton), principessa di Alamut, custode del “pugnale del tempo” . I due si troveranno alle prese con una corsa contro il tempo, per impedire che il malvagio Visir Nizar riesca ad impossessarsi del pugnale e distruggere la clessidra, cosa che riavvolgerebbe il tempo all’indietro, ofmodificando il corso della storia. Il genere “fantasy” della Disney riesce ad amalgamarsi alla perfezione con il genere “action”, creando un connubio perfetto. L’agilità e l’impegno di Dastin , che lo vedono saltare come un perfetto acrobata da una parte all’altra, tuffarsi nel vuoto e destreggiarsi come un abile spadaccino, ci ricordano, non solo le tipiche caratteristiche dei personaggi Disney, ma calzano, allo stesso tempo, alla perfezione con il personaggio del videogioco da cui ha preso l’ispirazione. Per quanto l’impronta fiabesca sia evidente, il film riesce a non cadere nel banale grazie ad alcuni tocchi di contemporaneità,visibili non solo nella terminologia dei protagonisti, ma anche negli effetti speciali e nel modo in cui viene trattata la trama. Adesso non voglio svelarvi altri dettagli ma sono sicura che il film lascerà soddisfatti non solo il pubblico ma anche i già appassionati della sagra del videogioco.

A cura di Alessia Tritone