Perugia

1Un week end nella città del futuro, Perugia: festa dell’architettura tra palazzi rinascimentali e cattedrali, ma le archistar in Umbria sono di casa da secoli. Attratte (anche) dalla superba cucina.

Mai confondere il bianco e il nero. Se si parla di tartufi, non si somigliano proprio: profumo e consistenza ma anche prezzo e risultato in tavola sono decisamente diversi. Anche se vengono dalla stessa famiglia, appartengono a mondi molto lontani. Servono una fede robusta e un buon fisico, altrimenti meglio lasciar stare. L’esperienza spirituale dalle Bnedettine Cassinesi del Monastero di Sant’Antonio Abate a Norcia prevede minimo tre pernottamenti a 50 euro a persona al giorno e la partecipazione alla giornata liturgica che inizia alle 5.30 e prosegue con una serie di appuntamenti di preghiera fino alle 20.30. E le “prove” non sono ammesse.

Se le luci rosse danno fastidio, girare alla larga. Ma Porno Pop è mostra originale con lavori di 2Francesco D’Isa, surreali icone femminili, fra le quali spiccano modelle e attrici dell’hard Usa. Fino al 27 giugno alla ExEliografica, via delle Streghe II, Perugia. Se si vuole dare un’occhiata prima di andare: www.exeliografica.com.

Festarch è una Festa di Architettura (organizzata dall’editrice Abitare Segesta), celebrazione mobile tra i palazzi rinascimentali e le cattedrali del Sacro, tra Perugia ed Assisi, tra l’Acropoli laica e la collina dei Francescani, nelle sale e nelle piazze dove per quattro giorni, dal 2 al 5 giugno, rimbalzeranno le idee e le visioni di un’architettura che si interroga sul futuro del pianeta. Info www.abitare.it/festarch/.

Trovarsi a Perugia per ragionare su Vancouver o ad Assisi per riflettere sull’arredo urbano di Medellìn. E’ la formula scelta per riflettere sui luoghi urbani e non solo, con un calendario suggestivo che farà incontrare Kazuyo Sejima, premio Pritzker 2010: sua l’apertura della festa, il wsw2 giugno ad Assisi parlando della ricostruzione in Giappone. E poi archistar come Peter Eisenman, Peter Cook, Yona Friedman, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Stefano Boeri. Sabato, invece, cena all’aperto con gli artisti provenienti della Biennale di Venezia, guidati da Hans-Ulrich Obrist e Maurizio Cattelan. Il tema dell’anno è l’Anticittà.

Riflessioni planetarie e piaceri terreni. Come i maritozzi con glassa di zucchero e uvetta farciti con capocollo da Sandri, storico luogo di delizie in corso Vannucci, il passeggio di Perugia. L’Umbria è terra di meditazione e di silenzi. Alla suggestiva catena Relais du Silence appartiene il Castello di Petrata, country house realizzata in un maniero del 1300. E’ a Pieve San Nicolò, vicino Assisi. Contenimento di ogni rumore, chiacchiere sottovoce, telefonini possibilmente spenti.

Shopping sfrenato nei numerosi outlet e spacci aziendali. Il cachemire di Caprai a Foligno, via castello-di-monterone-a-perugiaFlaminia chilometro 148 e quello di Cucinelli a Solomeo, in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa; la tessitura Pardi, fra tovaglie e lenzuola, a Montefalcone; Legnomagia, oggetti per la casa in materiali ecologici, a San Biagio della Valle, in via Settevalli chilometro 11,500. Nazareno Gabrielli è a Torgiano, Ellesse a Terni.

Un Bacio e tutto il resto. Al negozio Perugina, tappa irrinunciabile per tutti gli amanti del cioccolato, Istanti di piacere, dalle papille gustative al cuore, sollecitato dalle frasi dei bigliettini. In corso Vannucci 101 a Perugia.

Olio e frantoi. Vale la visita, fra gli altri, il Marfuga di Campello sul Clitunno. Per la bellezza dei posti e la qualità dell’olio, prodotto da oltre due secoli, nei 30 e passa ettari di terreno fra i comuni di Spoleto, Trevi e Campello. Degustazione e vendita.

Il museo del vino è una curiosità da non perdere a Torgiano, opera dei produttori Lungarotti. fontana-maggiore-perugia-umbria1Secondo gli esperti è fra i più completi musei del genere al mondo.

Collepino è un borgo difficile da raggiungere, un eremo del Mille, dove un tempo le donne che non riuscivano ad allattare venivano a bere l’acqua di una fonte miracolosa. Ottenuta la grazia, annodavano agli alberi o alla cancellata dell’abbazia camicine e biancheria da neonati.

Una preghiera, almeno una. All’Eremo delle Carceri, per la suggestione del luogo, o nella cappella delle Reliquie nella chiesa di Santa Chiara ad Assisi. Qui c’è il Crocifisso del Duecento che parlò – chi crede non ne dubita – a San Francesco.

Aperitivo con happy hour modaiola e vivace, magari approfittando anche dei comodi divani. Il Jet Set, via Ruggero d’Andreotto, è ritrovo piacevole e affollato della Perugia più giovane e trendy. Locale all day longo, fra peritivi, happy hour e cocktail after dinner.

La terrazzo del Living, il privé de La Villa, multisala molto frequentata, le glorie storiche ma resistenti di Velvet e Gradisca. Ormai animata e multi proposta, la notte di Perugia vive proprio d’estate la sua stagione migliore.

Roberta Morano