LULU’ DELACROIX: UN VIAGGIO D’AMORE, PER SCONFIGGERE I PREGIUDIZI DEL MONDO

l_5317832251104d9ab6d0b213ec459e42Lulù Delacroix è il nono libro di Isabella Santacroce: un libro in cui la scrittrice romagnola abbandona il suo stile diabolico, veloce, adirato col mondo intero, e mostra una dolcezza senza uguali, sancita dal suo inconfondibile modo di scrivere.

Il libro, seconda parte di una trilogia rappresentante Inferno (richiamato nel precedente romanzo, V.M.18), Paradiso (rappresentato appunto da Lulù Delacroix) e Purgatorio (un futuro libro?), si pone esattamente come un fantasy, una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, che ha però come sfondo la realtà, a fare da contorno a tutto il mondo incantato in cui si ritrovo Lulù, vi è sempre la voglia di essere ritenuta normale, amata, la cattiveria degli uomini che la scherniscono riecheggia in tutte le pagine.

A Perfect City nasce Lulù, bambina diversa da tutte le altre, brutta, muta, calva, tanto da mettere in crisi l’intera città della perfezione, che la obbliga a rimanere rinchiusa in casa in balia delle diaboliche sorelle per non turbare la quiete dei cittadini; questo fin quando, grazie a Mimì, una bambola vecchia e rovinata, Lulù scoprirà di essere la prescelta per sconfiggere la regina Ingiusta, nel mondo delle nuvole: missione che se andrà a termina, cancellerà dalla terra tutti i pregiudizi degli uomini, trasformando il mondo in un posto in cui anche le bambine diverse, come si sente lei, come la fanno sentire gli sguardi dei perfectcitiani, potranno sentirsi accettate e amate.

Un viaggio in un mondo fantastico, attraversato con gli occhi di una bambina che non comprende il mondo ancora nella sua interezza. Un viaggio dolce, poetico (tanto che la piccola Lulù si figura come amica immaginaria una Emily Dickinson che vive nel sole), che cerca di farci capire quanto può essere crudele la cattiveria degli uomini quando questi sono accecati dai pregiudizi, male scatenante della cattiveria del nostro mondo.

A cura di Simone De Michele