L’affidamento dei figli

affLa separazione dal proprio coniuge, anche se condivisa, costituisce sempre una scelta dolorosa nella vita di due persone. Per quanto grandi e gravi possano essere i problemi che spingono una coppia a lasciarsi, è comunque difficile rinunciare al progetto di un percorso comune, all’idea di aver costruito qualcosa insieme, di aver generato una nuova esistenza. In effetti, la presenza dei figli rappresenta uno dei principali motivi d’indecisione da parte di due coniugi di dividersi. Nonostante essi cerchino in tutti i modi di evitar loro traumi spesso inevitabili in tali circostanze, i bambini risultano essere comunque “vittime” innocenti delle decisioni degli adulti. Pur scegliendo l’affido condiviso, infatti, molti genitori incontrano numerose difficoltà nel ricreare, anche solo in parte, quell’ambiente familiare originario cui i bambini erano abituati. Pur tuttavia, una ripartizione equa delle responsabilità favorisce alla fine un legame equilibrato e sano tra genitori e figli. Quando, invece, uno dei due coniugi cerca di tiranneggiare l’altro, minacciandolo di privarlo definitivamente della custodia dei figli pur non avendo motivi validi per farlo o non essendo in grado di garantire gli interessi del minore, la situazione è certamente più complicata. A dispetto di qualsiasi convinzione, sono i padri quelli che oggi maggiormente subiscono i ricatti da parte dell’altro genitore. Sempre più consistenti sono, infatti, i casi di donne che negano l’affido condiviso, considerando i figli alla stregua di semplici trofei da sfoggiare. E questo accade anche perché, secondo la prassi, l’affidamento dei figli soprattutto se molto piccoli, viene spesso disposto a favore della madre, mentre sono molto rari i casi in cui l’affidamento viene concesso al padre. Un genitore inadeguato, però, rimane tale a prescindere dal posto che occupa all’interno della famiglia e, per quanto possa essere difficile ammetterlo, esistono tuttavia madri totalmente inadatte a svolgere il loro ruolo di genitrice. Non sono poche, infatti, le donne che hanno il timore di assumersi una responsabilità importante quale quella di un figlio o che semplicemente non sono interessate a farlo, pregiudicando così inevitabilmente la vita dei loro bambini. Proprio per questo, dunque, è d’obbligo spezzare una lancia in favore di tutti quegli uomini che sono, a tutti gli effetti, degli ottimi padri e sono perfettamente in grado di accudire un figlio, di far fronte alle sue necessità e di assicurargli un futuro sereno, esattamente al pari di una genitrice attenta e premurosa.

A cura di Rosamaria Cinquegrana