La top 10 delle donne italiane più celebri

canalisCari Lettori, questa settimana vi proponiamo un articolo interessante proprio perché basato sull’opinione di uno svariato numero di provetti navigatori del web come voi.

Tutto nasce da un sondaggio del sito internet Askmen.com, dedicato prevalentemente al mondo maschile, il quale si è recentemente proposto di indagare i gusti dei suoi utenti in fatto di donne italiane celebri all’estero, andando a stilare una Top 10 delle più belle di tutti i tempi, in accordo ovviamente con le votazioni dei suoi lettori; e il risultato finale ve lo riportiamo qui con qualche commento.

Decima posizione, e qualcuna forse dissentirà per gelosia nei suoi confronti soprattutto caterina murinodopo le svariate vicende che l’hanno resa la Regina del gossip negli ultimi mesi, per Elisabetta Canalis. Lei, ex velina, da sempre protagonista dei rumors all’italiana e paparazzata in giro con i vari fidanzati tutti protagonisti in qualche modo dello showbiz, dal calciatore Bobo Vieri ormai da tempo compagno di Melissa Satta, all’attuale compagno George Clooney, sembra non essere stata ancora in grado di sfondare davvero sulla scena se non per le sue relazioni sentimentali; ultimo flop, la sua partecipazione al serial americano “Laverage”, che le è costata una valanga di critiche per l’incompetenza e l’inglese “scolastico”.

carla-bruni-nude-hot-france-jagger-first-ladyNono posto per l’attrice Caterina Murino. Bellezza tutta mediterranea, benché giudicata tra le più belle d’Italia nel ’97 e ingaggiata recentemente per il ruolo di “Bond Girl” in “007- Casino Royale”, non riesce ad aggiudicarsi in classifica una posizione più rilevante e soccombe sotto Asia Argento, ottavo posto per lei. Asia, attrice e figlia del regista Dario, è riuscita all’estero, più che in Italia, a costruirsi un’immagine provocatoria e personale, divenendo così, tra le donne italiane più amate.

La settima e la sesta posizione, se le aggiudicano due personalità evidentemente opposte ma egualmente molto gradite al pubblico maschile:stiamo parlando rispettivamente di Maria Grazia Cucinotta e Carla Bruni. Dalla prima, prosperosa attrice siciliana diventata celebre per il successo de “Il Postino” di Troisi negli anni ’90, ci si aspettava quotazioni più alte. Ciononostante, Cucinottail suo splendore e il suo carattere sono innegabili. La première dame M.me Bruni invece, si piazza piuttosto bene, nonostante i suoi caratteri e il suo stile ormai tutt’altro che italiani. La splendida modella, famosa per le sue attitudini canore, ormai è tra le protagoniste del jet set mondiale più chiacchierate, proprio in qualità del suo ruolo di moglie del Presidente francese Sarkozy.

E avvicinandoci alla “zona calda” della nostra classifica, troviamo una sorpresa inaspettata, anzi due: quinta e quarta posizione rispettivamente per Claudia Cardinale e Anita Pallemberg…… un tuffo nel passato dunque!Sembra che il gusto per la bellezza delle dive di una volta non passi mai di moda!

claudia_cardinaleClaudia Cardinale, resa celebre dal suo ruolo ne: “Il Gattopardo” di Visconti, tra le Donne più belle di sempre è tuttavia spesso data come favorita. Mentre la Pallemberg, modella negli anni ’60, è ricordata più che altro per le sue interessanti storie d’amore: tra i suoi amori ricordiamo quello con Keith Richards e Mick Jagger.

Ed eccoci arrivati al podio; Medaglia di Bronzo per l’attrice e modella Isabella Rossellini;

Secondo posto per la splendida Monica Bellucci, attrice che è immagine di bellezza e classe in Italia e non solo, grazie alla sua partecipazione a film americani e di produzione francese, e al suo matrimonio con la star del cinema d’oltralpe Vincent Cassel.

Sophia_Loren_300Ma la prima posizione, Signori, è per Lei; la donna che ha non ha mai smesso di stupire. Bella da morire in gioventù, e di gran classe oggi, Sophia Loren resta, all’estero, non solo il volto italiano più noto, ma la vara icona del cinema italiano e del fascino del Bel Paese. Impossibile, per le dive di oggi, eguagliarne il fascino e l’intensità, il carattere e la luce.

A cura di Arabella Frola