Il senso della vita e la poesia

La poesia oltre ad interessarsi dei problemi del nostro vivere quotidiano, affronta anche tematiche

POESIA 1 quali il senso stesso della nostra vita. La nascita la vita e la morte sono strettamente collegati.

L’ermetico Salvatore Quasimodo nella poesia “Ed è subito sera” con pochi versi riesce a sentire

l’esistenza dell’uomo  che affronta tutti i suoi percorsi di vita  che appaiono in certi aspetti dolorosi

e brevi. Ogni uomo deve affrontare da solo tutti gli affanni e fare i conti con essi, non essendoci

possibilità di delegare altri. Il sole con i suoi raggi sembra non riscaldare ma trafiggere per tutte le

prove alle quali la vita ci sottopone ed il tempo sembra breve rispetto a tutte le esperienze alle quali

siamo sottoposti, perché rapidamente si avvicinano la vecchiaia e la morte.

Quasimodo pubblicò questa poesia nel 1942 quando l’Italia era nel pieno della seconda guerra

mondiale. Nel 1959 è stato insignito del premio Nobel per la Letteratura.

Mario Luzi nel 1982 pubblica “ Eccoli tutti in bell’ordine” dove documenta la nascita attraverso

l’uscita dal ventre materno al mondo esterno. Leonardo Sinisgalli in “Pace” descrive con questa

poesia la vita nei suoi momenti più semplici. Ester Grotti con “Perduta con la carta” esprime i disagi

del vivere, lo smarrimento che in certe esistenze si prova. Milo De Angelis invece con la sua poesia

“Quando su un volto desiderato si scorge il segno” ci parla della morte della persona amata. Ivana

Tanzi descrive il  dialogo silenzioso con i nostri defunti in “Come all’approssimarsi al temporale”.

Giorgio Capironi in “Congedo del viaggiatore cerimonioso” umoristicamente descrive la vita e la

morte rappresentandole come un viaggio fatto in treno, dove il viaggiatore che è arrivato alla sua

stazione deve scendere alla fermata stabilita scusandosi con gli altri passeggeri che devono ancora

invece continuare il loro percorso.

POESIA 2Scrivo per te

Scrivo per te

Con tutti i pensieri tuoi dentro di me,

con tutte le convinzioni

e tutte le emozioni che ti so dare,

anche quando la tua pelle

inizio a sfiorare,

partendo dalle dita dei tuoi piedi,

con le mie mani leggere in cui tu credi.

E comincio con i lunghi passi tuoi,

che non sembrano finire mai

e non sembrano arrivare mai,

per spiagge che sono piene di gente,

che a te non dice niente.

E guardo gli occhi

Con questi occhi neri tuoi

E quei sorrisi che mi sanno dare,

anche quando è da solo che vuoi restare.

Io che conosco tutti i pensieri tuoi

E non mi hai mai rivelato niente,

perché noi in fondo siamo uniti cerebralmente.

Tutto questo perché

Siamo due anime perse

con due percorsi da fare

e tanti tasselli di vita da completare,

con un futuro ai nostri figli da regalare

ed infine una storia sentimentale

solo da dimenticare.

E questa poesia è scivolata leggera

Nelle ultime ore della sera,

quando tutti dormono tranquilli,

pensando alla nostra vita

a tutto quello che ci può ancora regalare

e a tutta la nostra voglia ancora di volare.

POESIA 3 (Luisa de Franchis)