Il Giro scopre Napoli tra volate e cadute: Groves trionfa sul lungomare, Pedersen resta in rosa

Napoli è una cartolina d’Italia. Con il suo lungomare splendido e questa accoglienza, merita attenzione tutti gli anni. È con queste parole che l’organizzazione del Giro d’Italia ha salutato l’arrivo della corsa rosa nel capoluogo campano, al termine della sesta tappa, la Potenza-Napoli di 227 chilometri. Una giornata spettacolare per il pubblico, ma segnata da una maxi caduta nel gruppo che ha coinvolto circa sessanta corridori e costretto i commissari a una decisione difficile ma necessaria: neutralizzare il finale.
Abbiamo cercato di capire quale fosse la cosa migliore per concludere la tappa – hanno spiegato i responsabili del Giro – e abbiamo deciso di neutralizzare la parte rimanente, per dare ai corridori la possibilità di fare lo sprint in sicurezza.
Lo sprint, infatti, c’è stato. E a vincerlo è stato l’australiano Kaden Groves, 26 anni, portacolori della Alpecin-Deceuninck, che ha battuto tutti sul traguardo partenopeo, conquistando così la sua prima vittoria in questa edizione del Giro.
Una giornata intensa, ma felice – ha dichiarato Groves dopo l’arrivo –. Abbiamo lavorato molto come squadra e portare a casa la tappa, dopo tutto quello che è successo, è incredibile.
La caduta, avvenuta a circa 40 chilometri dal traguardo, ha sparigliato le carte e rallentato il gruppo, ma non ha influito sulla classifica generale. Il danese Mads Pedersen, infatti, conserva la maglia rosa, segno di una condizione stabile e di una regolarità che lo pone tra i favoriti.
Sono dispiaciuto per la caduta, è sempre brutto vedere così tanti corridori a terra – ha commentato Pedersen –. Ma per fortuna sto bene e sono riuscito a concludere la tappa senza problemi.

M.O