Grande successo per lo spettacolo: “Se chiure ‘na porte s’arape nu cunvento”

“SE CHIURE’ NA PORTA E S’ARAPE NU CUNVENTO” questo il tiolo della commedia interpretata dalla compagnia teatrale “TIEM BELL’E’NA VOTA” di Ida Russomanno. Due atti di Antonello Aprea, con adattamento a cura di Enzo Cicala, che sono andati in scena presso la Sala Consiliare del Comune di Melito di Napoli, domenica 6 Gennaio.
Il titolo della commedia, nasce parafrasando un vecchio detto napoletano “Se chiude ‘ na porta e s’arape nu’ portone”, questo detto vuol significare che, nella vita, non bisogna mai arrendersi, se la situazione sembra oramai compromessa, all’ improvviso ci sarà una via di uscita che risolverà ogni problema.
“Nel caso nostro, un gruppo di popolani napoletani sono costretti a lasciare un palazzo pericolante e non trovano di meglio che rifugiarsi in un convento con sole tre suore e che rischia di essere chiuso. Le suore sono disperate, ma, nello stesso tempo, la badessa non vuole accettare questi popolani. All’ insaputa della badessa e con la complicità di una novizia, su idea della capintesta popolana, per dimostrare che il convento è popolato, si travestono tutti da suore all’ arrivo di una ispettrice da Roma – così continua Ida Russomanno – Lo stratagemma funziona fino a quando, in seguito ad alcuni episodi, viene scoperto. Una volta scoperti, i popolani fanno presente alla suora ispettrice le loro difficoltà e che non è giusto tenere strutture così grandi vuote mentre c’ è gente che ha bisogno di alloggio. La suora ispettrice sorride a questa trovata e loda la fantasia dei napoletani.”
Questa rappresentazione quindi pare portare con se una metafora, come nelle migliori commedie dantesche, quasi un parallelismo con la realtà che ci troviamo a vivere, con i tempi e le questioni contemporanee. La commedia vuole essere un invito simbolico ed un monito per le istituzioni di utilizzare ogni struttura, soprattutto le più inutilizzate, per l’accoglienza.
A presentare la serata il Dott. Gabriele Blair in una sala gremita.