Era ora! Finalmente apre il Museo della Pizza.

Era veramente doveroso per i napoletani, che sono storia e tradizione della autentica Pizza Napoletana, sia essaMarinara o Margherita o anche Calzone o Pizza Fritta e ancora in altro modo presentata con varie farciture, ma con pino 1l’autentico impasto donato da mani che conoscono una tecnica storica tramandata da generazioni, avere a Napoli, ed in esclusiva, il Museo Internazionale della Pizza.

Sarà questa la gioia che in tanti si aspettavano e che è ora giunta al traguardo con l’anteprima di presentazione alla stampa in programma per il giorno 6 giugno, alle ore 20, del Mip Museo Internazionale della Pizza, che è una sezione all’interno del MAMT Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni sito in Via Depretis 130 a Napoli, (ex Grand Hotel de Londres- angolo Piazza Municipio).

L’inaugurazione ufficiale di questa sede permanente a Napoli, unica al mondo, rappresenta il successo di un esperimento itinerante, partito nel settembre 2012 in occasione del Napoli Pizza Village, ad opera dell’Associazione pino 2Pizzaiuoli Napoletani, presieduta da Sergio Miccù, che porta finalmente ad avere  la sua sede naturale, nella città partenopea, dell’esposizione di foto e cimeli del mondo della pizza. Le due sale dedicate, nello storico palazzo in cui aveva sede il Grand Hotel de Londres, in piazza del Municipio, con un ristorante del quale è stato direttore di sala il Cav. Giuseppe Di Napoli, presidente campano dell’Amira per 42 anni, e grande amante della Pizza e di tutte le tradizioni napoletane, sono state allestite a cura della dottoressa Pia Molinari.

Il Museo Internazionale della Pizza vanterà una esposizione con una ventina di immagini storiche donate al Museo dalle più antiche pizzerie napoletane tra le quali anche quella di Materdei dove fu girato l’episodio del film “L’oro di Napoli” con protagonista Sofia Loren, la più famosa “pizzaiola” del mondo.

Nella mostra si potrà ammirare una ricercata selezione di strumenti del mestiere di antica fattura in legno e in rame (pale, oliere e porta-pizza) ed alcuni oggetti che nella preparazione moderna non si usano più, come la vasca in legno per l’impasto e il mortaio per il sale, ma anche schiumarole d’epoca (mestoli forati per le pizze fritte), vecchie bilance e antichi setacci.

L’apertura di questo Museo unico al mondo racconta la storia della Pizza e testimonia che l’antica tradizione della pizza a Napoli è considerata una vera e propria arte.

pino 3Il MIP sarà aperto al pubblico dal prossimo 9 giugno, tutti i giorni della settimana  dalle 10.00 alle 20.00, con l’opportunità di degustare la pizza dopo la visita, nella pizzeria allestita all’interno del museo, compresa nel prezzo del biglietto.

I 300 Pizzaiuoli campani dell’associazione presieduta da Sergio Miccù, (nel mondo sono circa 800) si alterneranno, nel corso dell’anno al forno del museo napoletano.

Alla serata di presentazione alla stampa italiana ed estera di questo nuovo orgoglio di Napoli è stata invitata anche una delegazione di 20 giornalisti stranieri che scrivono sui principali giornali del mondo. Come afferma Miccù: “sarà, questa, un’occasione per rilanciare l’immagine di Napoli scoprendo e valorizzando le sue tradizioni e la sua celeberrima specialità culinaria”.

L.C.