Derrière le Miroir

DSCI7627 - da sx -Mireille Naturel, Chantal Lora e Gennaro Oliviero«Una telecamera nascosta ai più realizza il film delle tante facce curiose, soddisfatte, deluse, ansiose che si affacciano nello specchio; ne risulta una galleria umana che è lo scenario deforme delle tante maschere che l’umanità indossa. Veniamo in tal modo catturati dalla nostra immagine, diventando un’inseparabile ma ineludibile, completamento dell’opera artistica che ci accompagna e ci segue nel percorso espositivo». Così Gennaro Oliviero, curatore del “Giardino di Babuk”, descrive “Derrière le Miroir”, la collettiva di arte contemporanea allestita da Chantal IMG00130-20100616-1930Lora presso la Galleria Monteoliveto, in collaborazione con l’associazione Amici di Marcel Proust di Napoli e con il patrocinio dell’Istituto Francese di Napoli e della Società  italiana dei francesisti. All’evento inaugurale hanno preso parte anche Jean Claude Sedillot, Sindaco di Illiers Combray, e il Conseiiler Général, con le rispettive mogli, Mireille Naturel, presidente del Comité de jumelage con la città di Anversa in Abruzzo, e l’intera delegazione francese di strada ad Anversa per il gemellaggio di Illiers-Combray con la città abruzzese. «Questa tappa “fuori programma” è davvero entusiasmante -ha dichiarato Mireille Naturel-. Sono certa che la sinergia e la collaborazione con la galleria Monteoliveto andranno avanti, offrendo interessanti spunti di riflessione e numerosi risultati positivi». Tra libri, attestati e “macchine” d’epoca, Oliviero, che è anche segretario generale dell’associazione Amici di Marcel Proust di Napoli, ha presentato IMG00134-20100616-1931gli artisti protagonisti, con le loro opere, dell’evento espositivo: Olga Antonenko – Jean  Lamoureux (Ukraina-Francia), Marido Boatti (Francia), Gianpaolo Cono  (Italia), Bea Diez (Argentina), Tatiana Koltchine (Russia), Massimiliano  Lattanzi (Italia), Massimo Maisto (Italia), Serenella Sossi (Italia) e  Jan Van Den Driessche (Belgio). «I loro lavori hanno attraversato pienamente lo specchio delle nostre realtà quotidiane; il loro talento è riuscito a portare su tela e altri supporti la magia di un riflesso, di un ricordo, di un rimando -spiega Lora, anima della Monteoliveto-; questi artisti, infatti, hanno espresso attraverso colori e tecniche differenti la suggestione di un momento, quello di uno sguardo – spesso distratto, pensato e inconsapevole – rivolto allo specchio». Nella sala del “museo proustiano”, allestito in onore della delegazione degli ospiti  francesi, esposte alle pareti eleganti e minimali della Monteoliveto, ci sono le “Cathédrales de la mémoire” dell’artista  Lavinio Sceral, recentemente esposte nella Galleria Monteoliveto di Nizza. IMG00135-20100616-1931«L’umidore del tempo avvolge le “mie” cattedrali, che si nascondono tra volti e paesaggi, diventando il ricordo di chi le guarda e -dichiara Sceral- trasformandosi come per magia nell’istantanea di un viaggio, di un momento, di un passato. Diventano la madeleine di Proust». I colori tenui, vagamente acquosi che Sceral applica con una tecnica del Quattrocento, rivelano dettagli sapientemente nascosti, che suscitano nell’osservatore quella suggestione tipica del ricordo inaspettato. Nell’ultima sala della galleria all’11 di piazza Monteoliveto anche una serie di lavori dedicati all’Abruzzo; l’iniziativa, infatti, intende testimoniare la vicinanza dello spazio e degli artisti che vi espongono alla popolazione colpita dal sisma.

A cura di Rosaria Morra