Comunicare nell’era digitale: tra velocità e verità

Al Conviviale del Rotary Club Napoli Nord si riflette sul ruolo del giornalismo nei tempi dei nuovi media
Nel mondo dell’informazione digitale, in cui la notizia corre veloce e spesso sfugge al controllo, il giornalista resta una figura insostituibile per garantire verità, responsabilità e libertà. È uno dei passaggi centrali dell’intervento tenuto durante il Conviviale del Rotary Club Napoli Nord, svoltosi lunedì presso l’elegante cornice dell’Hotel Excelsior di Napoli.
L’evento, promosso dal presidente del club, avv. Giuseppe Alfano, con la partecipazione del Governatore del Distretto Rotary 2101 Antonio Brando, ha rappresentato un momento di confronto ad alto livello su uno dei temi più attuali e delicati della nostra epoca: “Le nuove frontiere della comunicazione al tempo dei nuovi media”.
Su invito del consocio prof. Nicola Capuano – luminare della chirurgia protesica mininvasiva e ideatore in Italia della tecnica T.S.P.S., unica nel suo genere – sono intervenuti due autorevoli protagonisti del panorama giornalistico italiano: Mimmo Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e Mattia Iovane, firma di punta de Il Mattino e volto noto della RAI.
Non possiamo permetterci di inseguire la notizia a qualunque costo – ha esordito Falco –. Il dovere del giornalista è quello di informare, ma con rigore, competenza e soprattutto responsabilità. Documentarsi, verificare le fonti, accertare i fatti: sono questi i pilastri del nostro mestiere.
Falco ha quindi posto l’accento sulla necessità di un giornalismo che torni ad abitare i territori, a presidiare le realtà locali, a farsi voce autentica delle comunità. Dove c’è un giornalista – ha detto – c’è libertà. Senza una presenza reale e consapevole sul campo, il rischio è quello di lasciare spazio a narrazioni distorte, a fake news, a derive incontrollabili».
Mattia Iovane ha sottolineato come l’evoluzione tecnologica abbia moltiplicato le possibilità espressive e i canali comunicativi, ma anche reso più fragile il rapporto tra il pubblico e l’informazione. Oggi siamo sommersi da messaggi e contenuti – ha spiegato – ma non tutto ciò che circola è notizia. La velocità non può mai prevalere sulla qualità. Raccontare significa scegliere, filtrare, comprendere. È un atto di responsabilità verso la collettività.
Il giovane giornalista ha poi ricordato l’importanza di educare le nuove generazioni a un consumo critico dell’informazione, partendo proprio dalle scuole. «Portare i giornali tra i banchi è un gesto semplice, ma di enorme valore. Significa formare cittadini più consapevoli, più attenti, meno vulnerabili alle insidie della disinformazione.
Il dibattito si è sviluppato in un clima di grande interesse e partecipazione, con numerosi interventi da parte dei soci del club e degli ospiti presenti in sala. Tra i temi emersi anche quello del rapporto tra etica e comunicazione, tra privacy e diritto di cronaca, tra verità e velocità.
L’informazione è una cosa seria – ha concluso Falco – e non può essere lasciata all’improvvisazione. Serve competenza, dedizione, passione. Il giornalista deve essere un punto di riferimento, non un amplificatore del caos.
Visibilmente soddisfatto il presidente Giuseppe Alfano, che ha voluto ringraziare i relatori per il prezioso contributo e il prof. Capuano per l’organizzazione della serata: «Abbiamo voluto accendere un faro su un argomento che tocca profondamente la nostra società. La comunicazione è il cuore pulsante della democrazia, e noi rotariani abbiamo il dovere di contribuire al dibattito con spirito critico e apertura al confronto.
Il Conviviale si è concluso con un momento di convivialità e scambio tra i presenti, nel segno di quell’amicizia e di quel dialogo costruttivo che sono alla base dei valori rotariani. Un’occasione preziosa per riflettere non solo sul presente, ma anche sul futuro della comunicazione. Un futuro che si gioca, più che mai, sulla capacità di unire verità e velocità, tecnologia e coscienza, libertà e responsabilità.

M.O