Comicon, esclusione inaccettabile: I giornalisti pubblicisti discriminati, l’Odg Campania ritiri il patrocinio
Una grave discriminazione è avvenuta in occasione della XXV edizione del Comicon, il Salone Internazionale della Cultura Pop ospitato alla Mostra d’Oltremare di Napoli. L’organizzazione dell’evento, che celebra il fumetto, il cinema, la tv, i videogiochi e l’intrattenimento giovanile, ha impedito ai giornalisti pubblicisti l’accesso con accredito stampa, consentendolo invece esclusivamente ai giornalisti professionisti.
Un fatto che ha suscitato indignazione e una dura presa di posizione da parte dei consiglieri pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti della Campania: Mimmo Falco (vicepresidente e consigliere nazionale Figec-Cisal), Salvatore Campitiello (tesoriere) e Massimiliano Musto, che hanno chiesto formalmente al presidente dell’Odg regionale, Ottavio Lucarelli, di ritirare immediatamente il patrocinio concesso alla manifestazione.
Non è accettabile – dichiarano Falco, Campitiello e Musto – che una manifestazione culturale, sostenuta anche con risorse pubbliche e che gode del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti, scelga deliberatamente di discriminare una parte della categoria. I giornalisti pubblicisti sono iscritti all’Albo, svolgono regolarmente attività informativa e devono essere trattati con pari dignità rispetto ai professionisti.
Nel regolamento per gli accrediti stampa, disponibile sul sito ufficiale della fiera, è chiaramente indicato che l’accesso è riservato soltanto ai professionisti, escludendo di fatto centinaia di pubblicisti che quotidianamente lavorano sul territorio e contribuiscono in modo determinante alla diffusione dell’informazione, anche nell’ambito della cultura e dello spettacolo.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni – continuano i tre consiglieri – da colleghi ai quali è stato negato l’ingresso pur avendo documentato la propria attività giornalistica e l’iscrizione all’Ordine. Non possiamo restare in silenzio dinanzi a un simile affronto alla categoria. È un precedente pericoloso che mina i principi di equità e rispetto professionale.
La richiesta di revoca del patrocinio è un atto forte ma necessario, secondo i consiglieri, per difendere la dignità dell’intera professione: ‘Se non si interviene ora, si legittima una frattura tra pubblicisti e professionisti che non esiste né sul piano normativo né su quello etico. La nostra presenza nell’Ordine non è decorativa: lavoriamo sul campo, raccontiamo i territori, le storie, gli eventi, e svolgiamo un ruolo essenziale per la pluralità dell’informazione.
Il Comicon, in programma fino a domenica 4 maggio, è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, con ospiti di rilievo internazionale e una forte copertura mediatica. L’esclusione di una parte della stampa appare, secondo Falco, Campitiello e Musto, non solo ingiustificata, ma anche dannosa per l’immagine dell’evento stesso: Quale manifestazione culturale può pensare di crescere limitando l’accesso all’informazione? Quale dialogo si vuole costruire se si nega il racconto ai tanti giornalisti che operano con passione e competenza in questo settore?
Il caso ha sollevato un ampio dibattito anche sui social e tra le testate locali, con molti pubblicisti che hanno espresso solidarietà ai colleghi e condiviso episodi simili di esclusione da altri eventi pubblici. Per questo, i tre esponenti dell’Odg Campania chiedono anche un intervento a livello nazionale: ‘È il momento di aprire un confronto serio all’interno dell’Ordine e ribadire che i diritti e i doveri valgono per tutti, senza distinzioni arbitrarie.
In attesa di una risposta da parte del presidente Lucarelli, i giornalisti pubblicisti della Campania fanno appello alla coerenza e al rispetto del mandato istituzionale: ‘Il patrocinio a una manifestazione che discrimina va ritirato. È un atto di giustizia e di tutela per l’intera categoria.
M.O