BORGHESI OGGI – IL CERCHIO

DSCI8549 - Giulio RolandoAttenta e obiettiva l’analisi che, indagando l’aspetto sociologico, antropologico, economico e politico di una “specie in via d’estinzione”, ne ha raccontato la complessa realtà, si tratta di “Borghesi oggi”, l’incontro organizzato dal trimestrale di cultura e politica “Il Cerchio”, diretto da Giulio Rolando, in occasione dell’uscita dell’ultimo numero della pubblicazione che, già in distribuzione, si apre proprio con questo argomento. Alla tavola rotonda hanno preso parte insieme al direttore, anche Paolo De Nardis, docente di Sociologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, Mauro Maldonato, docente di Psicologia generale presso l’Università della Basilicata, Ernesto Paolozzi, docente di Storia della filosofia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, Massimo Scalfati, presidente dell’Istituto italiano di scienze sociali, nonché docente SSPA, e Ciriaco M. viggiano che, per l’occasione, ha intervistato lo scrittore e saggista Marcello Veneziani; a moderare il giornalista Francesco Durante. Partendo dal «sostanziale deficit eticopolitico di quella classe media che è il vero elemento di forza di una democrazia liberale e che è quella che -spiega Paolozzi- per sua natura, per i suoi interessi diffusi può tenere insieme una società, una comunità, uno Stato», De Nardis ne ha poi messo sotto la lente «i vizi e le virtù». Maldonato, invece, ha puntato l’attenzione sul «contrasto tra l’eccellenza e l’isolamento della grande cultura illuminata meridionale e i danni illiberali e criminogeni di un’economia artificiale» e sui probabili effetti. Proprio sul futuro, infatti, si è incentrato l’intervento di Scalfati: «la borghesia intellettuale a cui siamo stati abituati negli ultimi due secoli è stata solo un’eccezione, nella società globale di oggi l’istruzione non è più canale ausiliario di mobilità», non causa più il trascinamento dell’intero status dell’individuo, pertanto è difficile che, nonostante le stesse condizioni da rivoluzione sudamericana degli anni ’70, i giovani, sprovvisti di quella robustezza culturale ed etica, di ideali e valori, appiattiti e massificati da media piegati al consumismo, insorgano e cambino le cose. «Riannodare quel filo spezzato -dichiara Viggiano riportando l’intervista con Veneziani- e avere il coraggio di non presentarsi più come utenti ma come rivoluzionari sarebbe la vera trasgressione». Al termine dell’evento si è aperto un intenso dibattito con i presenti in sala, tra cui Pino Cotarelli e Maurizio Vitiello, che hanno dato attenti spunti di riflessione, dalla spinta imprenditoriale del primo all’investimento nella ricerca e nella tecnologia del secondo. Il Cerchio, che si veste di una preziosa copertina, opera della celebre artista Maria Pia Daidone, continua il suo programma d’incontri, lunedì prossimo, infatti, alle 17,30 presso la sala conferenze de Il Denaro si terrà il convegno “Italiani da pionieri a imprenditori”.

A cura di Rosaria Morra