“Putana veneta” o pinza della Befana

Per utilizzare i rimasugli di frutta secca delle feste!

E’ un dolce veneto antichissimo, tipico della cultura contadina, fatto di ingredienti poveri (farina gialla, strutto, frutta secca, pane raffermo ammorbidito nel latte), che veniva consumato soprattutto il giorno dell’Epifania in occasione del ‘panevin’ (falò per bruciare la “vecchia”), o quando in quaresima si beveva davanti ai falò propiziatori. L’origine del nome è incerta, forse un’esclamazione di chi la ha assaggiata. Attualmente è un dolce trevigiano-veneziano-padovano, ma anche dell’entroterra,  reperibile presso pasticcerie, panifici e nei menù di alcuni ristoranti.

cucina 1

Ingredienti per 10  porzioni

300 g di mele

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di burro

600 ml di latte

2 foglie di alloro

1 pizzico di sale

300 g di farina gialla di mais

200 g di farina 00

1di bustina di lievito in polvere

150 g di burro

100 g di zucchero semolato

100 g di uva passa

50 g di pinoli o noci, mandorle, nocciole (queste due tritate)

semi di anice q.b.

100 g di canditi (cedro e zucca a pezzetti )

200 g di fichi secchi (a pezzetti) o prugne o albicocche secche

1 bicchierino di grappa

per lo stampo e la superficie

burro q.b.

pangrattato q.b.

Procedimento

-ammorbidire le mele sbucciate e tagliate a fette sottili, riscaldandole q.b. in una padella con un cucchiaio di zucchero  e un po’ di burro

-versare in una casseruola alta, il latte, il burro, un bicchiere d’acqua, il sale e l’alloro

-portare a ebollizione e versare a pioggia la farina gialla non setacciata

-lasciar cuocere 5-6 minuti mescolando in continuazione con la frusta a mano e incorporando la farina bianca e lo zucchero

-cuocere per altri 5-6 minuti, rimestando continuamente per evitare che si formino i grumi

-spegnere, far intiepidire, aggiungere il lievito setacciato, la frutta secca, i canditi, la grappa e le mele preparate.

Alla fine, il composto deve risultare abbastanza sodo

-trasferire in uno stampo rettangolare (28 x 20) a sponde alte imburrato e impanato e cospargere la superficie di fiocchi di burro e di un po’ di pangrattato

-infornare nella zona centrale del forno a 180° ventilato per circa 40 minuti, fino alla formazione di una bella crosticina dorata

-servire quando è tiepida: si può conservare in frigo per alcuni giorni e passarla in forno caldo prima di servirla.

Vino: liquoroso con aromi di frutta e spezie, ad es. San Martino della Battaglia liquoroso, Moscato di Noto liquoroso), o vin brulé

A cura della dott.ssa Anna Franca Freda