TORNA LA CHAMPION’S, MA CAVANI E MAZZARRI PARTONO. DE LAURENTIIS PERO’ PROMETTE: “UN NAPOLI ANCORA PIU’ FORTE”

E’ festa champion’s al San Paolo. Dopo la vittoria per 0-3 a Bologna di Mercoledi, oggi un’altra vittoria per festeggiare la qualificazione aritmetica alla prossima Coppa dei Campioni, senza passare per i preliminari.

SPORT 2 San Paolo in grande spolvero, con il pubblico delle grandi occasioni accorso numero per la festa annunciata dopo un campionato strepitoso. Fuochi d’artificio e uno speaker d’eccezione nell’immediato pre-gara: niente meno che il presidentissimo Aurelio De Laurentiis a calcare il prato del San Paolo congratulandosi per l’operato di squadra ed allenatore con un particolare ringranziamento alla tifoseria per quanto di bello fatto vedere nell’ultimo anno.

la promessa ovviamente non e’ mancata: “un napoli sempre piu forte per cogliere altri successi e raggiungere altri ambiti traguardi”

Intanto uno e’ gia stato colto con 180 minuti d’anticipo, ma con la vittoria di oggi sul siena un altro e’ ancora possibile: battere il record di punti in una sola stagione che (con i dovuti calcoli e proporzioni) e’ di 80 punti e che appartiene al Napoli di Maradona nell’anno del secondo scudetto.

Con la Roma quindi una nuova motivazione animerà il match, quella di oggi invece era quella di ben figurare davanti agli oltre 60 mila nell’ultima partita casalinga dell’anno.

Missione riuscita solo a metà dato che per la prima parte del match si e’ visto un Napoli spento ed appagato, quasi mai SPORT 3pericoloso se non con il suo uomo della provvidenza: Edinson Cavani.

Solo lui si rende pericoloso colpendo un palo ed una traversa, un bottino non da poco, anche se sono le uniche emozioni che gli azzurri regalano. In realtà si soffre molto il Siena ed infatti sono i toscani ad andare in vantaggio approfittando di una dormita colossale della difesa su un calcio piazzato.

siena più volte vicino al gol del raddoppio, finche’ mazzarri inverte la rotta e cambia il match inserendo Hamsik, Insigne e nel finale anche Pandev. Tra le sostituzioni ci sono Grava e Calaio’ che vengono salutati con grande passione. In particolar modo per Grava lo stadio e’ tutto in piedi ad applaudirlo ed e’ un momento davvero emozionante, forse anche più dei due gol successivi. Dopo 8 anni di Napoli , dalla Serie C alla Champion’s , il fedele soldato Gianluca Grava saluta il calcio giocato anche se e’ molto probabile che rimanga in società con altre mansioni.

Dopo la commozione arrivano anche le gioie: prima Cavani , poi Hamsik suonano alla porta dei senesi. Uno-due micidiale che regala il successo al Napoli proprio nel recupero quando ormai la partita sembrava essersi incanalata verso uno scialbo pareggio. invece, dopo aver rischiato anche di perderla, il Napoli si trova incredibilmente in vantaggio avendo giocato (effettivamente) solo gli ultimi 15-20 minuti a buon ritmo, con l’agonismo giusto.

SPORT  1 Il cucchiaio di Hamsik a 60 secondi dal termine è una magia che scalda il cuore degli appassionati di calcio e corona la festa iniziata appunto 3 giorni fa a Bologna e terminata oggi al San Paolo.

Da Hamsik che ha giurato amore eterno per questi colori bisogna ripartire per la prossima stagione , mentre Cavani sembra già destinato a partire. Destinazione probabile per il Matador è il Psg o il Manchester City, anche se l’esonero di Mancini allontana questa seconda ipotesi. Gli sceicchi del calcio mercenario di questi ultimi anni sembrano però il futuro del Matador che potrebbe rinunciare a fare la storia del Napoli proprio in virtù di un lauto guadagno. Una scelta mercenaria in un club di mercenari. Tutto fila.

Come fila l’altro ragionamento che porta a pensare che Mazzarri sia già seduto comodamente sulla panchina della Roma, prossima rivale del Napoli. Dopo il giro di campo di ringranziamento e i saluti al pubblico di casa, il tecnico azzurro è scomparso nel nulla, disertando la conferenza stampa post-gara e le interviste canoniche per le televisioni mandando al suo posto il vice Frustalupi.

Che sia corso già a fare i bagagli per Roma?

A cura di Andrea Calvello