In seguito alle elezioni comunali del 15 e del 16 Maggio è ancora più fervente l’atmosfera, ma non in molti comuni italiani. Napoli e Milano in continua lotta per cercare di confermare o ribaltare i risultati in tempo utile. Cosa è successo? A Milano le precedenti proiezioni e gli effettivi risultati conferiscono una percentuale di favore al candidato Pisapia (in scontro elettorale con Letizia Moratti); a Napoli gli spogli elettorali sembrano confidare in Lettieri, ma comunque anche qui, come a Milano, sarà il ballottaggio a stabilire la sorte elettorale dei comuni in questione. Opinione pubblica, media, politici in primis, hanno dato sfogo a sentimentalismi di partito o,a seconda dei casi, a reazioni infuocate, a politiche di ripresa (ovviamente dei programmi,ammesso che vi siano, per tentare di scendere in campo con i colpi rimanenti in sede di campagna elettorale). Tra la gente, quella comune ( e per comune si intende all’oscuro o comunque parzialmente estranea dalla realtà politica) si mormora, si spera,si attende. A Napoli si spera di debellare i rifiuti, si attende lavoro , ma forse, in questi momenti, non ci si rende conto che si attende un po’ troppo… Non si può certo credere che i due candidati siano dotati di poteri magici, ma che, ognuno, attraverso la propria voce può contribuire al rinnovamento e perché no, alla risoluzione.. Napoli è davvero in ginocchio e a chi è convalescente in seguito ad un grave trauma fisico,non si può chiedere perentoriamente di alzarsi in piedi e procedere con il solito ritmo incalzante (quello di alcuni capoluoghi,per esempio); occorre del tempo e,dinanzi ai candidati, di tempo, una volta dimostrata la preferenza da parte dell’elettorato, ce n’è.

Francesca Morgante