Sergio Bartolacelli e la sua AnimAnimAle

ImmagineMi ha sempre molto colpito il lavoro dei ritrattisti, quando li incontro per strada resterei ore a guardare la loro bravura e la zona di Montmartre a Parigi è diventata famosa grazie alla loro presenza, che rende tutto un vero incanto. Ho deciso, così, di intervistarne uno per togliermi qualche curiosità e per farvi conoscere un nuovo punto di vista.

Sergio Bartolacelli nasce sull’appennino modenese nel 1954 e attualmente vive e lavora in provincia di Mantova, a Boccadiganda. Disegna e dipinge fin da ragazzino, trasferendo su tela o su carta tutto ciò che gli occhi vedono e utilizzando la tecnica monocromatica che gli permette di concentrarsi sulle linee caratterizzanti del soggetto: il lavoro diventa più immediato, le emozioni non evaporano e il risultato colpisce nel profondo. Adora gli animali e questo lo si può notare guardando gli occhi dei suoi soggetti, che ne mostrano temperamento e fierezza, evidenziandone il carattere ben preciso.

Durante le vostre passeggiate, guardatevi attorno, potrebbe essere lì, nella piazza del paese in cui vi trovate e se vi va, fermatevi a scambiare due chiacchiere con lui, scoprirete un nuovo modo di vedere la vita.

Ciao Sergio, grazie per avermi concesso questa intervista. Tu sei un ritrattista, sei un autodidatta o hai seguito dei corsi?

Ciao Sara, grazie a te. Non ho seguito nessun corso e purtroppo si vede dai tempi di esecuzione, mi serve uno studio molto accurato del soggetto e molti schizzi preparatori, mentre un’accademia ti fornisce la tecnica per lo studio del volto e il lavoro è più rapido…però, a mio parere, più impersonale.

Come nasce il tuo amore per questa arte?

Dipingo d’istinto fin da ragazzino e per molti anni è stato un hobby, finché nel ‘92 mi sono preso una pausa dal mondo del lavoro, doveva durare qualche mese ed invece sono tutt’ora in pausa!

Ho notato che ami dipingere soprattutto animali. Ci spieghi perché?

Amo gli animali e mi sento molto in armonia con loro, per questo dipingerli è un piacere e il risultato ne è la dimostrazione.

Ho avuto la fortuna di poter ricevere un mio bellissimo ritratto fatto da te e posso affermare con certezza che sei molto bravo anche con soggetti umani. Cosa c’è di diverso nel ritrarre uomini e animali?

Diciamo che per me la grande differenza è che quando dipingo gli animali mi diverto, quando ritraggo gli umani lavoro.

Quando ritrai qual è l’elemento che più ti colpisce, ti interessa, diciamo quello sul quale soffermi di più la tua attenzione?

Gli occhi sono sempre al primo posto tra i particolari dei miei ritratti, sia animali che umani, perché mi permettono di trasmettere il carattere del soggetto.

Quale tecnica usi di solito o quale prediligi?

Principalmente lavoro a olio e ad acquerello, ma qualunque materiale lasci una traccia può essere per me il mezzo per creare un’immagine.

So che sei anche un artista di piazza. Cosa ti piace di più del contatto con la gente?

Ammetto di avere una “vena” esibizionista e dipingere tra la gente è come essere su un palcoscenico dove, oltre a dipingere, mi esibisco con lo stesso piacere di un attore, in passato ho anche recitato in una piccola compagnia mantovana.

Ti faccio una domanda, forse un po’ “scomoda”: da che cosa si riconosce un bravo ritrattista secondo te, c’è chi si improvvisa pur di guadagnare?

Un buon ritrattista è quello in grado di realizzare un dipinto in cui il modello si riconosca. Se questo non succede non ci si può definire ritrattisti, né bravi né improvvisati .

So che hai illustrato interamente un libro e che molti tuoi lavori compaiono in altri, ce ne parli?

Alcuni amici, poeti e scrittori, hanno utilizzato miei lavori come complemento decorativo per i loro libri ,ma il primo lavoro di illustrazione importante è stata la quarta copertina del libro del compianto Jader Jacobelli: “La breve ma luminosa vita di Giovanni Pico della Mirandola”, edito a cura della Cassa di risparmio di Mirandola.
Due anni fa l’incontro con la scrittrice Nadia Bellini ha invece fruttato una delle esperienze più gratificanti ed emozionanti che un pittore animalista come me possa vivere: grazie alla fiducia di cui mi ha onorato Nadia ho curato e “immaginato col pennello” l’intera storia di “Miranda, il lupo e l’incantesimo della luna”, comprese le copertine. Si tratta di una favola che per la sua delicatezza ha avuto il patrocinio del WWF, al quale sia io che Nadia abbiamo devoluto i nostri diritti d’autore.

In questo momento stai lavorando a qualcosa di nuovo?

Ogni giorno di lavoro cerco di trasformare il “vecchio” in “nuovo”, e a volte ci riesco, anche in piccoli particolari importanti solo per me: un colore particolare, un riflesso diverso dal solito, una strana inquadratura. Non credo alla ricerca del “nuovo” come impegno artistico, o arriva da solo all’improvviso o rischia di essere un “vecchio” riciclato.

Dov’è possibile vedere le tue opere? Hai anche vetrine virtuali?

Oltre alle mie 2 pagine su Facebook: Immaginudo e AnimAnimAle, ho una galleria virtuale nel sito ARTANTIS e alcuni album come membro di ARTREVIEW.

Ti va di dire ai nostri lettori come potrebbero fare per richiederti un ritratto, come ho fatto io?

Il modo più semplice per mettersi in contatto con me è FB attraverso il quale è possibile mandarmi foto e vedere pubblicato il mio “prodotto”, ma per maggiore riservatezza, qualora sia gradita o necessaria come nel caso di nudi, c’è il mio indirizzo e-mail sergiobartolacelli@virgilio.it

Ti ringrazio ancora e ti chiedo se ti va di aggiungere altro o di dare qualche consiglio a chi decide di intraprendere il tuo stesso lavoro…

Attualmente sto tenendo un corso di pittura ad olio presso Informagiovani di Gonzaga (MN) e ai miei 9 allievi la prima cosa che ho detto è che hanno solo un sistema per imparare a dipingere : dipingere e ancora dipingere, per arrivare a dei risultati gratificanti come hobbysta,ma se lo si vuole fare come mestiere, ossia vivere della propria arte, la prima cosa da fare è modificare la scala dei valori, staccandosi dal comune modo di vedere la vita.
Mi piace molto esprimere il mio pensiero e stile di vita con la frase: “Perché non essere un po’ più animali e un po’ meno bestie”.

Ringraziando ancora Sergio vi ricordo che potete vedere i suoi lavori nelle sue due vetrine virtuali:

AnimAnimAle: http://www.facebook.com/pages/AnimAnimAle/161331650567138

Immaginudo: http://www.facebook.com/pages/Immaginudo/191923810826523

E contattarlo, per informazioni, ai seguenti numeri: Tel. 0376649197 – Cell. 348 8249236

Daniele Sara

www.emotionallysally.blogspot.com