RIPARTIAMO DAL LAVORO

Neanche un Supereroe riuscirebbe a sopportare le condizioni di lavoro di oggi. Tre spot video realizzati dalla FILCAMS CGIL per la campagna tesseramento 2012 raccontano LAVOROle avventure di Superprecario alle prese con le difficoltà dei lavoratori dei settori del commercio del turismo e dei servizi. “Ripartiamo dal lavoro, perchè lavoro è impegno, dignità, regole, sicurezza, tutele e diritti” afferma la FILCAMS CGIL che denuncia un abuso della flessibilità in questi settori. Andrea, guardia particolare giurata, Claudia, cameriera in un albergo e Duan, commesso in un negozio di moda. Tre video-appelli, tre storie come tante, per raccontare la difficile vita dei lavoratori in un mondo sempre più precario, flessibile, aggravato dalla crisi economica che continua ad assottigliare diritti e tutele. “Viviamo con la paura di essere tagliati fuori da un momento all’altro e diventare così un esubero. E mi chiedono sempre di più” afferma Duan, 22 anni, dipendente in un negozio di abbigliamento con contratto a tempo determinato per soli due mesi. Anche per Claudia, 27 anni, cameriera ai piani “i problemi non mancano, dai turni di lavoro alla mole di lavoro”. Con la crisi, spiega Claudia, “ci hanno detto che non eravamo più competitive, l’unica soluzione per continuare a lavorare era essere esternalizzate”. Oggi, Claudia ha, quindi, un nuovo datore di lavoro, una cooperativa e continua a lavorare nello stesso albergo svolgendo quasi le stesse mansioni con una paga oraria più bassa e le chiedono sempre di più. “Meno riconoscimenti, una retribuzione più impoverita, straordinari e flessibilità del lavoro sono diventati una normalità” è quanto denuncia Andrea, 35 anni, guardia particolare giurata che sottolinea come questa categoria di lavoratori da quasi 36 mesi non sia più tutelata da un contratto nazionale di lavoro, scaduto e non più rinnovato. A correre loro in aiuto è Superprecario, che nonostante abbia i poteri di un supereroe non riesce a sostenere tali condizioni di lavoro. Nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, riferisce la FILCAMS CGIL, la flessibilità è “abusata”, come il part-time che “costringe lavoratrici e lavoratori a contratti precari che non garantiscono una reale autonomia”. Secondo alcuni dati forniti dalla FILCAMS CGIL nel decennio che va dal 2000 al 2010, nel settore del commercio, si è rivelato una diminuzione di circa 40mila occupati full time, ma sono aumentati i lavoratori part time. L’occupazione dipendente nel commercio al dettaglio in termini di occupati è stata accompagnata da un più accentuato ricorso a forme di lavoro flessibile. Per le imprese con più di 500 addetti, a partire dal 2005, il ricorso al part-time passa da circa il 39% a circa il 44%, un guadagno di 5 punti. Nel turismo i lavoratori oscillano tra gli 800mila e il milione a seconda della stagione, una flessibilità che caratterizza il settore e ne compromette lo sviluppo e il miglioramento. I lavoratori dipendenti rappresentano il 60% della forza lavoro occupata, mentre il lavoro autonomo, nelle sue varie forme, pesa per circa il 33%. Il 40% dei lavoratori ha un contratto part time, e il 25% a tempo determinato (in entrambi i casi il doppio rispetto alla media nazionale). Tra l’altro il settore è caratterizzato da una forte presenza femminile (il 58% degli addetti, con una punta del 77% nell’intermediazione) e giovanile: sono oltre il doppio della media i lavoratori con meno di 24 anni. Ancor più difficile è la situazione nel settore dei servizi: Pulizie e del Multiservizi (circa 450.000 addetti), Ristorazione Collettiva (circa 80.000 addetti) e Vigilanza Privata (circa 35.000 addetti) fortemente colpiti dai tagli economici sia della spesa pubblica, che delle difficoltà dei privati. Questi settori sono caratterizzati da una forte presenza di lavoratori part time, con un totale di ore spesso molto basso.