Prove d’amore… per il teatro!!!

aqsRaramente ho incontrato una persona così ricca di umanità, gentilezza, fantasia, cultura e contemporaneamente tanto umile e modesta. Un cuore semplice, un’anima pulita, un sognatore. Uno dei pochi che prova gioia nel donare e che raramente ha ricevuto qualcosa in cambio. ANGELO ROJO MIRISCIOTTI è un passionale ( lo dimostra anche il suo impegno col tango!) e la passione è la forza che lo sorregge da sempre. Sono orgogliosa di dire che è uno dei pochi, veri, preziosi amici rimasti. E’ riuscito in un’impresa quasi impossibile : fare avvicinare ed appassionare al teatro persone di ogni età. Attore, drammaturgo, regista, ha prodotto e depositato in SIAE ben 50 e più opere Teatrali di ogni genere e trionfando con la commedia “COMMISSARIATO STELLA” ha vinto il Concorso Nazionale di Drammaturgia “APPLAUSI”. Sotto gli auspici del Consolato d’ Italia e grazie al Ministero degli Affari Esteri ha rappresentato in Venezuela l’opera teatrale “Garibaldi, eroe dei due Mondi”, scritta con l’intento di ricordare il coraggio, il sacrificio di quelle persone che hanno lottato per un ideale : l’Italia unita. Oltre ad aver pubblicato anche libri di poesie e di narrativa, insegna da quasi 20 anni Storia del Teatro e Tecnica della Recitazione, creando e dirigendo Accademie e Laboratori teatrali, di cui l’ultima “PROVE D’AMORE“ è ubicata a Napoli in via Leopardi. L “Prove d’Amore” è anche il titolo della tua commedia che in questi giorni verrà rappresentata come Saggio di fine Corso al Teatro “Pirandello” di Napoli.“Prove d’Amore” è il mio tributo al teatro…Un piccolo omaggio ai grandi Autori, quali Shakespeare, Pirandello, Verga. Questo spettacolo vuole rappresentare la storia minima di un gruppo di aspiranti Attrici ed Attori, che per pura passione e sincero amore verso il Teatro, con la T maiuscola, si sottopongono alle sedicenti provocazioni di “professionisti dello spettacolo”, partecipando a degli improbabili provini, a volte comici, a volte malinconici, come comica e malinconica è spesso la vita dentro fuori dalla scena… Insegni recitazione, sei attore, regista, scrittore.. Inoltre eserciti la professione di Ingegnere… Ma in realtà chi è Angelo Rojo Mirisciotti?! Molti anni fa, quando avevo ancora delle certezze, sarei riuscito a rispondere. Ma il tempo fa cambiare cose e persone…Quindi ora non so esattamente chi sono, ma so cosa ho nel cuore : un grande amore per il teatro e voglio trasmetterlo a chiunque si avvicini a quest’arte. Eduardo de Filippo diceva che “ Teatro “ significa vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male”. Secondo te qual è la sua funzione? Il teatro ha una grande compito : riesce a cambiare l’anima delle persone, a trasformarle in meglio, a responsabilizzarle. In questo mondo dominato da istinti incontrollati ed incontrollabili, da bisogni materiali, abbiamo necessità di trovare armonia, di entrare in un contesto dove si può fare a meno di tutto ma non del rapporto con gli altri, dove si possa trovare, anzi ritrovare, sé stessi, la propria natura, la semplicità e la bellezza di poter capire e guardare le cose con occhi diversi. Abbiamo bisogno di questo e pochi se ne rendono conto, affannandosi a correre dietro cose stupide ed effimere, che privano di qualcosa invece di accrescere. Qual è il tuo metodo di insegnamento? Non esiste un metodo. C’è uno scopo per il quale mi dedico, un progetto che cambia secondo le persone che ho dinanzi, che come fine ultimo è arricchire lo spirito, migliorarsi. Ho avuto la fortuna di avere Antonello Gargiulo al mio fianco. Un vero artista, un geniale interprete della maschera di Pulcinella, una voce predisposta anche alla musica lirica e leggera, che coadiuva con me,insegnando dizione, articolazione, fonetica, movimento corporeo ed improvvisazione. Artisti si nasce o si diventa? Si nasce. Anche se col tempo si può migliorare. Chi invece lo diventa grazie alla volontà, allo studio, all’applicazione avrà sempre più difficoltà di chi nasce così fortunato da esserlo già. Cos’è il talento? E’ una forza trascinante, un’energia pura e potentissima. Spesso chi è dotato di tale energia non vuole essere frenato dai metodi recitativi, dagli schemi. Ma, pur lasciando libertà espressiva, l’energia va guidata, impostando una disciplina. Infatti una persona può ritenersi “libera”solo se ha “assaggiato” cosa sia una prigione !!! Tu sei ingegnere edile. Come fai a passare dai numeri, ai calcoli, al teatro? I numeri hanno una loro recondita magia…Uniti uno all’altro costruiscono un discorso, forse “diverso”, ma sempre comprensibile se ci si impegna ad intuirne il senso. Si “costruisce” anche nel teatro, con le parole, l’una dopo l’altra, un testo, una commedia, una poesia. In questo modo un discorso riesce ad arricchire, a regalare sensazioni, a produrre emozioni e sentimenti. L’importante nella vita è costruire qualcosa! Perché scrivi? Per essere ascoltato. Ho tante cose da dire. E’ una conquista per me sapere che il pubblico non applaude solo un testo, ma ciò che sono stato capace di trasmettere al loro cuore, che dietro parole e frasi esiste un vissuto, una storia, un ricordo…spesso sono le loro storie, i loro ricordi. E’ questa la mia soddisfazione : sapere che sono stato compreso. Il tuo esperimento di creare un’accademia, un laboratorio teatrale, si è dimostrata vincente. Sono convinto che praticare teatro, specie da piccoli, aiuti lo sviluppo psico-motorio, linguistico e relazionale. Chi è timido o introverso, chi ha difficoltà di esprimersi ne guadagna in sicurezza, si relaziona con gli altri in modo diverso. Il teatro stimola a stare insieme, a conoscere e conoscersi, a ragionare, ad esprimere giudizi. Puntando sul divertimento aiuta corpo, espressività e sentimento a divenire un tutto armonico. Oltre alla voce si aiuta il corpo a liberarsi, ad esprimersi, non solo per osservare se stessi e gli altri, ma per ascoltare ed ascoltarsi. E’ quindi meglio di una seduta dallo psicologo!!! E’ così. Attraverso il teatro si riescono a superare ansie e timori. Ogni incontro è una tappa, un percorso alla ricerca della propria espressività, un invito alla riflessione, affinché si giunga ad una autonomia di pensiero che allontani dalla omologazione, baratro in cui la nostra società è sprofondata. Recitare significa cambiare carattere, invertire i ruoli, vivere altre vite, immedesimarsi in persone diverse. Ci si trasforma di volta in volta e così un animo semplice diventa un potente, un re, un egemone; un illetterato veste i panni del sapiente, del colto, del filosofo o del folle. Il teatro insegna a vivere, a comprendere, ad arrivare al cuore, ad arricchire l’anima, aiuta a diventare migliori. Mai smarrirsi alle prime difficoltà, mai fermarsi al primo traguardo credendo d’essere arrivati! Il calore degli applausi. l’abbraccio della platea, l’energia degli sguardi puntati su di te, producono sensazioni indescrivibili. Forse è quello uno dei momenti di vera felicità! Non ricordi più i dispiaceri, i dolori, la collera, la rabbia, la solitudine Si dimentica tutto il male di vivere. E’ un attimo di magia in cui tutto scompare: abbandoni il “sopravvivere” e cominci ad “esistere