PER I BAMBINI DEL PAUSILIPON TANTI DONI IN NOME DELLA SOLIDARIETA’

Abitiamo in una società disincantata, gli incantatori, i mass media, la perdita o l’assenza totale dei valori, i nuovi status dei calciatori delle mode tecnologiche, ci hanno reso sterili, vuoti di fronte al reale, un reale che quando meno bono 4tel’aspetti ti si accanisce addosso e non ti da neanche il tempo di riflettere, metabolizzare. L’’intelligenza, ha condotto l’uomo lontano nella ricerca scientifica, nel ricreare benessere ma un benessere effimero soprattutto quando non riesce a trovare l’armonia con la madre terra.  E’ proprio così, si dice spesso che il progresso è regresso quando credi di avere tutto e all’improvviso ti accorgi che è il contrario, che non hai fatto i conti con l’imprevisto che si accanisce sulla salute ancor peggio quella dei bambini, vittime sacrificali di un sistema ecologico devastato, di una società corrotta e della disattenzione dell’adulto. E allora, se capita a te  e ti rendi conto che quando a essere ingoiata è l’infanzia, che dovrebbe essere  sacra, inviolabile, tutto cambia.  I bambini non chiedono di nascere e tanto meno quando vengono al mondo immaginano ciò che potrebbe aspettarli,  il mostro più brutto e feroce che li priva dei loro sogni, dei loro giochi, della loro fantasia, del loro diritto a vivere, questo mostro è” il cancro”.  Purtroppo il tasso bono 3di bambini che si ammalano di tumore sono aumentati soprattutto in Campania, anche se  c’è chi vorrebbe distogliere l’attenzione da questa realtà nuda e cruda che convive con noi, figlia del suo progresso e ci accompagnerà per la vita, se non saranno presi seri provvedimenti . Scoprire che tuo figlio si è ammalato è un dolore immane, credo che un genitore non vorrebbe mai sopravvivergli,  ti rendi conto di fronte a tanta sofferenza, dolore, che hai bisogno di trovare un punto di appoggio, uno scopo. Non resta che sperare che tutto passi in fretta e possa esserci la possibilità per tuo figlio, (così come desideri ), di un’esistenza piena di amore, di libertà, di gioia e lotti per  mettere in campo l’umano possibile con la responsabilità, il rispetto, la gratuità, la solidarietà.  A tanto strazio, spesso si aggiunge  anche la condizione economica familiare che non può sempre  farsi carico neanche delle piccole spese e allora tutto diventa più difficile, insostenibili, avverti un senso di solitudine bono 1sociale, di indifferenza, ti chiedi come mai una società avanzata permetta tutto questo e quando credi di essere rimasto solo, si accende un barlume, una via…quella del dono.  Scrivo questo perché giorni fa ho avuto modo di conoscere una giovane coppia di genitori la cui bambina Sara è stata colpita da un nefroblastoma bilaterale e sta combattendo la sua battaglia con la vita, mentre dovrebbe a cinque anni essere spensierata, giocare e sperare nel futuro. Mariano e Marina Sarnelli,  descrivono la loro piccola come una bambina forte e coraggiosa una vera combattente ed è proprio  dal suo esempio, dalla la sua grinta, dalla sua capacità di reagire  alla sofferenza delle cure chemioterapiche, che hanno deciso di donare un sorriso  agli altri bambini  ammalati  che quest’anno  hanno trascorso il Natale nel reparto pediatrico di oncologia  del Pousilipon. Il grido di aiuto per  scuotere le coscienze è servito a mettere in moto un’organizzazione che ha visto la partecipazione massiccia anche dei privati oltre l’affiancamento di fondazioni e associazioni che hanno fatto della solidarietà il loro manifesto. In questa circostanza è stato molto utile anche facebook,  il tam tam è riuscito ad ottenere adesioni straordinarie tanto che si è dovuto organizzare un vero è proprio calendario per coordinare i numerosi volontari. Come uno staff di parrucchieri e estetiste arrivatoda Ischia per regalare coccole alle mamme, il mago Wèwè e le sue magie, l’associazione MCC movimento crescita civile di Gerardo Avallone che oltre all’animazione  e tanti doni è riuscito a consegnare degli elettrodomestici per la cucina del bono 5reparto. Il 24 è stato il club Macrì con la partecipazione di Babbo Natale e quattro folletti, a distribuire i doni che sono stati raccolti  dall’iniziativa privata di Mariano che vista la generosa donazione di più di 500 persone ha deciso di mettere in atto progetti più interessanti per situazioni più emergenti. Infatti si spera che presto attraverso una rete divulgativa,  incisiva si faccia luce sulle carenze dell’ospedale pediatrico che accoglie bambini speciali che hanno bisogno di cure speciali, di ambienti protetti e attrezzature particolari che a volte mancano. Per questo, il motore dell’iniziativa è quello di sensibilizzare e coinvolgere le istituzioni, le fondazioni , al fine di   permettere quanto prima la realizzazione di una sala di rianimazione in quanto, i bambini se necessario vengono trasportati in ambulanza (scarsamente attrezzata e quindi pericolosa) ad altro ospedale pediatrico. In oltre si lamenta una carenza di personale come un medico rianimatore e anestesista notturno, infine ma non in ultimo sarebbe anche auspicabile l’impegno nella realizzazione di alloggi accoglienti nei paraggi o nella struttura stessa per i genitori dei piccoli e l’apertura di uno spaccio per le mamme. E ‘ comprensibile che ci sono   difficoltà oggettive a causa di mancanza fondi per realizzare tutto questo ma è pur vero che permetterebbe ai tanti medici che curano questi piccoli pazienti di svolgere al meglio il loro operato ed evitare migrazioni al nord dove in questo specifico ci sono molte più iniziative. Speriamo che presto possa avverarsi un progetto di assistenza  globale per le famiglie, l’acquisto di apparecchiature ,ristrutturazione e arredo dei reparti, organizzazione e finanziamento di vacanze terapeutiche e più organizzazione di momenti ricreativi durante tutto l’anno con l’augurio e la speranza che i grandi si impegnino a donare un mondo più sano ai piccoli e questi ultimi ritrovino il diritto di affollare le strade della vita.

A cura di Natascia Caccavale