Passeggiata a Castellabbate. Il meglio che la nostra regione sa offrire

A volte per scoprire luoghi autentici ed incontaminati non bisogna andare dall’altra parte del mondo, ma basta semplicemente allontanarsi di poco da casa, magari venire al Sud e visitare uno dei parchi Nazionali più grandi e meglio tenuti del Paese. Il viaggi 1luogo in questione è il Cilento, un luogo ancora autentico, poco conosciuto dal turismo di massa Sicuramente uno dei borghi più belli della zona è Castellabate che, con le sue frazioni costruisce una destinazione che accontenta molteplici varietà di turisti. Classificato, alcuni anni fa, tra i borghhi più belli d’Italia, Castellabate si affaccia dall’alto della sua collina sul blu del mare dando un senso di libertà ai fortunati visitatori che si affacciano dal suo belvedere. Una volta essere entrati nei vicoli di questo graziosissimo borgo, si ritorna indietro nel tempo, quando le persone vivevano la loro vita in maniera tranquilla e disinteressata, senza dar conto al tempo che passava. Persone che compiono gesti antichi sono coloro che vivono a Castellabate, di una gentilezza unica che lascia con una bellissima sensazione nel cuore. Punto d’incontro del paese è sicuramente la piazza centrale in cui ci sono ristoranti e bar dove è possibile trovare tregua dal caldo estivo che attanaglia la zona. Castellabate è solo il punto d’inizio del nostro viaggio in questa parte del Cilento; dal belvedere si può raggiungere la frazione di Santa Maria sita viaggi 3direttamente sul mare, un’altra stupenda cittadina che attira molti turisti, soprattutto tedeschi ed inglesi che la scelgono come meta per celebrare il proprio matrimonio, qui dove ancora sussistono le antiche tradizioni di un popolo di pescatori. La sera passeggiando per il lungomare, non è difficile incontrare dei mandolinisti che, sulle note delle più belle canzoni meridionali, accompagnano gli sposi e gli invitati per il paesino. Punto d’attrattiva principale della frazione è sicuramente palazzo Belmonte, immerso in uno stupendo parco che nasconde completamente alla vista dei curiosi che vorrebbero sbirciarne l’interno. La visita a Santa Maria continua per il corso principale, una piccola feritoia che divide in due il paesino dove sono situate la maggior parte delle attività commerciali. Spostandoci verso Nord, troviamo Lago di Castellabate, non molto interessante dal punto di vista architettonico, ma molto bella dal punto vista naturale, in quanto qui è presente la Punta Tresino un promontorio direttamente sul mare da cui è possibile avere una vista della costiera cilentana quasi unica.
Ritornando verso Sud, passando di nuovo per Santa Maria, troviamo San Marco di Castellabate, altro sublime borgo della costiera cilentana, non molto animato come Santa Maria, ma molto apprezzato per coloro che hanno voglia di stare tranquilli e godersi la pace che qui si respira.
viaggi 2Costituito da case basse e tutte in tipica pietra cilentana, risulta deliziosa la passeggiata dal porto alla spiaggia del Pozzillo.
Continuando verso Sud, è possibile trovare dei luoghi che sono entrati nel mito, visitati da Ulisse durante il celeberrimo incontro con le Sirene, che sull’isola di Licosa avevano stabilito la loro dimora.
La sirena Leucosia tentò Ulisse nel suo viaggio di ritorno verso Itaca. E’ una storia che si racconta in molti luoghi del Mediterraneo, ma chi adora queste zone, piace che l’episodio sia avvenuto qui.
La moderna Licosa è un promontorio unico al mondo, coronato dall’omonima isoletta, interamente coperto da macchia mediterranea.
La frazione più meridionale di Castellabate è Ogliastro la quale si affaccia direttamente sulle limpide acque del tirreno meta di migrazioni di tartarughe caretta caretta che scelgono queste spiagge come luogo per la deposizione delle loro uova. Un avvenimento più unico che raro in quanto le tartarughe scelgono solo i mari più puliti e le spiagge più selvagge.
Insomma un viaggio in questa zona del Cilento è da fare almeno una volta, sia essa durante l’anno o in estate, per due giorni o una settimana, l’importante è comunque che ognuno di noi abbia un “pizzico di Castellabate” dentro di seè per poter affrontare al meglio le sfide che ogni giorno ci vengono poste.

A Cura di Luigi Del Gaudio