Musica” Vera” a Castel Sant’ Elmo

Napoli, una città dalle mille sfaccettature e colori, con un’antica storia, dalla quale ha ereditato un bagaglio culturale inestimabile, che spazia dall’arte, alla scultura, l’architettura, la filosofia e dove la musica, con i suoi compositori e musicisti partenopei, è diventata icona di poesia nel mondo. La canzone napoletana antica, è sempre stata capace di musica 1esprimere, con il suono magico delle sue note e parole, emozioni e sentimenti nell’animo di chi le ascolta. Ancora oggi, ” O sole mio ” scritta nel 1898 da Giovanni Capurro, giornalista e redattore delle pagine culturali del quotidiano “Roma” di Napoli, affidando i versi della canzone e la composizione musicale a Eduardo Di Capua, è la canzone regina nel mondo. Dimostrazione del fatto, che non ha moda e non ha età, ma solo semplici e passionali versi pieni d’amore, recitati in una dolce musica, che a distanza di più di cento anni, è sempre piacevolmente ascoltata e cantata. Napoli e la sua musica, Napoli e il mancato amore per se stessa, dove gli stessi cittadini, la maltrattano e la feriscono, spesso calpestando ed ignorando la cultura e la civiltà. Ma c’è sempre e fortunatamente ancora, chi ne soffre per questo modo di comportarsi con la propria “mamma”, e lotta affinchè questo non accada, perchè si deve lottare contro chi dimentica, chi deteriora le opere d’arte, o scalfigge monumenti storici, e contro chi con l’indifferenza, continua a gettare la carta a terra, senza più curarsi delle inciviltà che purtroppo ci rappresentano. Ritorniamo alle origini, distinguiamoci per le nostre capacità di musica 2essere, dei valori che abbiamo acquisito nel tempo, per il nostro modo di apparire unici nell’inventiva e nell’ingegnosità, amiamo e educhiamo i nostri figli, Napoli è una città piena di risorse e non dobbiamo tradirla, perchè la mamma non tradisce i propri figli! E’ nato cosi, un progetto musicale intitolato “NAPOLI TRA le DITA”, un titolo che letto tra le righe sottili, significa Napoli tradita, e dove la musica per questa occasione, si è trasformata in verbo, per ricordare che la città è nelle nostre mani, e che il suo destino non può e non deve tradirla perchè segnato da luoghi comuni, che in realtà non ci appartengono, e che la sua vita non deve essere delusa, da pratiche ed azioni, che offendono la dignità della stessa e dei suoi cittadini. Per una sera, lo spettacolare Castel Sant’Elmo, che con la sua struttura, protegge e culla il golfo incantevole partenopeo, è diventato teatro d’ascolto. Appasionati della musica e sostenitori della ricerca scientifica sulle malattie, si sono incontrati nell’auditorium del Castello, per ascoltare le dolci note del Maestro Giancarlo Vorzitelli, ideatore del progetto, che con la sua ensemble, ha interpretato e cantato brani della musica 3musica classica napoletana antica, in un mood tutto nuovo. Il Maestro Vorzitelli, musicista e compositore, è un artista sensibile e attento alla mutazione genetico/musicale, e si è impeganto a pieno in questo disegno progettuale, con arrangiamenti moderni, rispettando perfettamente la tradizione. Al piano e voce, il Maestro Giancarlo Vorzitelli, al contrabasso Alessandro Anzalone, alla batteria Davide Esposito, al clarinetto Gaetano Campagnoli, e al flauto Carmine Marigliano, con un ritmo allegro e sentimentale, hanno deliziato l’orecchio dei tantissimi ascoltatori in platea, con canzoni che hanno avuto come tema il tradimento, per esprimere che Napoli è unica al mondo e deve essere rispettata. Conduttore e poeta della serata, attore napletano straordinario, ricco di un animo tipicamente verace, Sasà Trapanese, che con la sua voce calda e garbata, ha creato un’atmosfera dolce e attenta in ogni singolo particolare; una scenografia curatissima e minimalista, che non ha assolutamente sottratto la giusta e meritata attenzione ai musicisti, fatta di semplici decorazioni floreali, della fioreria “I fiori di musica 4Daphne” che a termine serata ha anche omaggiato tutti di freschissime mimose; luci soffuse e colorate, mettendo in luce un elegante pianoforte a coda gentilmente messo a disposizione da D’Errico pianoforti, ed un imponente contrabasso, senza offuscare gli altri essenziali strumenti musicali. Una particolare attenzione, rivolta anche ai tanti ospiti di fama nazionale, esclusivamente partenopei, che si sono distinti per la loro professionalità e l’amore dedito al lavoro. Il Prof. Massimo Zeccolini, radiologo ed oncologo all’ospedale Pausilipon, è intervenuto a testimonianza del fatto che, anche nella medicina si deve e si può fare tanto. Se il lavoro è svolto con passione e rispetto per il malato, anche Napoli può essere meta per tanti giovani pazienti, dove esperienza e macchinari all’avanguardia, riescono a diagnosticare e curare tumori di tanti bambini, senza cadere in errori umani che porterebbero alla disabilità e spesso alla morte. Un uomo attento allo sviluppo della ricerca, ed è per questo che al Prof. Zeccolini è stato assegnato un riconoscimento “NAPOLI TRA le DITA”, per la sua sensibilità dimostrata e il musica 5continuo impegno per lo sviluppo del suo reparto, avendo generato un forte aumento di presenze di malati, che arrivano da ogni città d’Italia, per essere curati con rispetto, in un ospedale tecnologicamente innovativo. Altri personaggi di spicco premiati che hanno onorato la città, sono stati i musicisti Tommy Esposito e Franco Boccia, autori della canzone “Grande amore “, vincitrice dell’edizione 2015 del Festival di Sanremo, con il nuovo trio di giovani tenori, che ha spopolato nel mondo ” Il Volo”. Lo scenografo e regista, da Eduardo De Filippo ai tempi nostri, il Maestro Bruno Garofalo; il Dott. Pietro Gargano giornalista de “Il Mattino”, inviato e scrittore, del quale ricordiamo l’ultima sua opera: la Nuova Enciclopedia illustrata della canzone napoletana, Mele titolare dell’omonimo autosalone MeleMotorSport tecnologia innovativa delle auto, premiato l’attività in favore della ricerca per il neuroblastoma tumore infantile, Con gran solidarietà, per il tema che proponeva la serata, unitamente ai già citati, hanno offerto il loro contributo Synergy integratori alimentari di Claudio Luongo, HSE Management di Guagliero Rosario e Merinda che in via Chiaia a Napoli musica 6propone, nel suo negozio, originali e stupende borse categoricamente Made in Italy. Numerosi giornalisti hanno presenziato alla serata tra i quali Brunella Cimadomo, Giuseppe De Girolamo, per il giornale “ROMA “; Annamaria Ghedina direttore del “Lo Strillo”, AntoniQ D’addio vicedirettore del “Lo Strillo”, Salvatore Cuozzo editore e direttore de”L’imparziale”, Lorenza Licenziati giornalista televisiva, la quale è intervenuta proponendo a tutti di prospettare alle autorità competenti ed in primis al sindaco di Napoli, un nuovo progetto, per la qualificazione di aree culturali, dove si possano commemorare i” Grandi Napoletani”, ricordati e distinti nel mondo, per le loro qualità artistiche, poetiche, e canore, un luogo che diventi culto, e ricordo della storia. E’ stata dunque una serata all’insegna della solidarietà per il sostegno all”Associazione Nazionale Italiana per la lotta al neuroblastoma” perchè la ricerca, è l’unico modo per affrontare e combattere la malattia del secolo. Un evento musicale, che è riuscito ad unire e veicolare tantissimi sostenitori, verso la strada del rispetto ed amore per se stessi e per il prossimo. Un atmosfera spettacolare, in una cornice fiabesca di Castel Sant’Elmo, con l’auspicio che ce ne siano tante altre, in strutture storiche di Napoli, dove in numerosi possano partecipare, a sostegno di tutti ma in special modo della città che è di tutti !
Cerasella