la saga dei Malaussène

IMG“Vedo profilarsi all’orizzonte una vicenda di cui lei sarà l’epicentro,signor Malaussène…non protesti,è praticamente inevitabile”: sono queste le parole che possono descrivere al meglio il protagonista del libro che voglio proporvi questa settimana. Più che di un libro, in realtà, si tratta di un intera saga, che va letta come fosse un unico libro. Sto parlando della Tribù Malaussène,ideata dallo scrittore parigino Daniel Pennac. Oggetto del romanzo(o ciclo di romanzi),è appunto Benjamin Malaussène, professione capro espiatorio, assieme a tutta la sua famiglia allargata: sorelle che predicono il futuro, amici poco raccomandabili, fratelli piromani…e una quantità innumerevole di omicidi e casi strani che girano attorno a loro. Loro che, però, sono l’incarnazione dell’innocenza, ma si ritrovano invischiati in situazioni che riconducono a loro come unici colpevoli di tutto.
Il ciclo inizia con il romanzo “Il paradiso degli orchi”,scritto nel 1985, per poi proseguire nell’87 con “La fata carabina”,”La prosivendola”,e “Signor Malaussene”. Questa la prima parte della saga, definita da Pennac stesso “il quartetto di Beleville”, a cui si sono poi aggiunti “Ultime notizie dalla famiglia” e “La passione secondo Therese”. Ciò che accomuna tutti questi libri, è la capacita di Malaussene di riuscir a ritrovarsi immischiato nei casi più strani,senza poterne capire il come o il perchè. Il suo lavoro di capro espiatorio, nella casa editrice “Edizioni del taglione”, sembra così rispecchiarsi anche nella vita reale, dove si trova perseguitato da investigatori, poliziotti, papponi, che lo ritengono colpevole di ogni azione.
Un ciclo di romanzi bellissimo, contornato in ogni sua parte di una forte critica sociale, ma mai troppo evidente, da leggersi sempre tra le righe, in ciò che accade nel romanzo, o in ciò che non accade. Senza dubbio, la saga dei Malaussène, è il miglior consiglio che si possa dare a un lettore.

A cura di Simone De Michele