La pittrice Eliana Petrizzi inaugura al Marte di Cava la sua personale

di Titty Ficuciello

Eliana Petrizzi e la sua Tenerezza per le ombre in esposizione alla Mediateca Marte di Cava dé Tirreni.
La personale, inaugurata ieri 24 ottobre in collaborazione con la galleria Il Catalogo di Salerno, è stata accompagnata cultura 1da una conferenza introduttiva a cura di Rino Mele poeta e critico, di Diego de Silva scrittore, di Andrea Manzi scrittore e giornalista e da Franco Genzale scrittore e giornalista che ha introdotto anche il volume ELIANA – Intervista sui colori dell’anima(De agostino ed.) il suo libro intervista che traccia la vita e l’opera dell’artista irpina dai ricordi della sua infanzia fino alle prime esposizioni a cura di Vittorio Sgarbi e Massimo Bignardi.
Dal 24 ottobre fino al 22 novembre, in esposizione 70 dipinti ad olio su tela e su tavola e diverse micro installazioni che rappresentano l’artista e la sua continua ricerca sul corpo come dimora inagibile, in comodato d’uso.
Nelle sue opere i volti si astraggono dal corpo in un iperrealismo dove i colori scompaiono per giungere alla monocromìa.
Del modello non mi interessano l’individuazione sessuale, né la bellezza. Cerco piuttosto la fibra nuda, quella che resta cultura 2oltre la povertà delle linee che si disfano.
Durante la conferenza ha detto di lei lo scrittore Diego de Silva un quadro in una casa è un oggetto che ci isola e nei quadri di Eliana ritrovo questo isolamento. Le figure sono sempre in lontananza , i paesaggi quasi sempre desertificati. Quando poi va verso la rappresentazione di un corpo l’immagine si scontorna, quello che accade nel sogno. La figura umana specie a distanza ravvicinata è in una tale luce e posizione che la sua indefinitezza assomiglia ad un lento ed è come se avvicinandoti poi non la vedi più.
Ma c’è qualcosa di più che Eliana riesce a fare sulla tela ed è una capacità unica che le riconosco, tutti noi abbiamo dei ricordi un’immagine sfuocata velata che magari custodiamo gelosamente, un piccolo segreto che attiene all’intimità della memoria di tutti noi, ebbene lei riesce a rappresentare questa sensazione, quei ricordi con delicatezza, appunto con tenerezza.