Il Tormento dell’invidia

Cara Rossella,
rossella 12ho 20 anni e le persone che mi conoscono dicono che sono simpatica e carina.
All’università ho conosciuto una ragazza che col tempo è diventata la mia migliore amica.
Con lei mi confido perché riesce ad ascoltarmi e comprendermi ed i suoi consigli sonosempre sinceri e disinteressati. Ma da un po’ di tempo provo nei suoi riguardi invidia e
gelosia, perchè è riuscita a conquistare la simpatia e la stima dei miei amici ed anche del mio ragazzo. Inoltre quando camminiamo insieme tutti si voltano a guardarla perché oltre ad avere un bel viso è anche alta e prosperosa. Provo una grande mortificazione quando sono con lei e mi sento offesa perché sono l’eterna seconda e non riesco a reggere
il confronto. Sono tentata di chiudere questa amicizia che sta diventando un tormento.

Francesca

Cara Francesca,
comprendo il tuo stato d’animo ed il “complesso di inferiorità “ che ti sta allontanando
dall’amica del cuore : l’invidia può essere un sentimento positivo se invidiando cerchiamo
di migliorare, oppure negativo se il rapporto peggiora trasformandosi in rivalità.
E la rivalità spesso regala delusioni, frustrazioni e solitudine.Sei ancora molto giovane per sapere che nella vita alcune persone sono sempre più apprezzate di altre, sia per l’intelligenza, sia per la simpatia o la bellezza oppure per l’originalità o, addirittura, per molte qualità messe insieme! Come tante invece, non solo passano inosservate ma sono disprezzate e reputate antipatiche,sgradevoli, indisponenti,irritanti, fastidiose. Invece di sentirti “inferiore” alla tua amica, hai mai pensato alle tue qualità? Sicuramente ne avrai. E vedrai che spesso i difetti diventano pregi, stimoli per migliorare. E forse le tue qualità sono quelle che la tua amica non possiede e che possono piacere a molti. Il problema,ora,è che non ti reputi “perfetta”e ritieni di attribuire questo aggettivo al lei, senza comprendere che non bisogna seguire la “regola dell’apparire” perché ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa più di te. Bisogna invece basare la propria esistenza sull’ ”essere”, sull’unicità della bellezza interiore che manca a molti ma che è quella che dona soddisfazioni ,che ti fa distinguere per quel che sei e non per quel che appari. Vuoi un consiglio? Poiché la tua autostima sta soffrendo per questo confronto, pur frequentando ancora la tua amica, cerca di ritagliarti degli spazi senza la sua presenza, delle altre occasioni per conoscere gente diversa.
Capirai col tempo che devi accettarti per ciò che sei senza confronti, senza invidia,
senza sentirti sconfitta da qualche centimetro in più di altezza o da una misura in più di
reggiseno! E che non è importante piacere a tutti. E’ fondamentale attrarre ed interessare le person con cui dovrai condividere la vita. Sii sempre te stessa ed usa la tua intelligenza; vedrai quante persone ti noteranno e saranno pronte ad imitarti! E ricorda quello che il filosofo statunitense Ralph Waldo Emerson scrisse nel saggio sulla fiducia in sé stessi:“C’è un momento nella maturazione di ciascuno in cui si arriva alla convinzione che l’invidia è ignoranza;che l’imitazione è suicidio; che bisogna nel bene e nel male prendere se stessi per quello che si è.”

Rossella Argo

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