I trasporti fiore all’occhiello della Svizzera

A proposito di trasporti pubblici lo Swiss Pass dal 1 gennaio 2015 cambierà nome e prenderà quello di “Swiss Travel Pass”. «I servizi offerti – ha precisato Matteo Spiller, rappresentante per l’Italia dello Swiss Travel System, nel corso dell’incontro a Roma arri 5per festeggiare i 150 anni del turismo invernale – saranno pressoché invariati come la libera circolazione su treni, autobus e battelli e l’ingresso gratuito a più di 480 musei, usufruendo del 50% di sconto per le ferrovie di montagna e per gli impianti di risalita. Per raggiungere più facilmente le località svizzere da Milano ci sarà una nuova offerta di collegamenti diretti con il treno a partire da 25 euro, per la prima volta i regali arrivano prima di Natale! » Intanto le città svizzere si stanno preparando all’ Avvento per conquistare i turisti con gli incantevoli mercatini. Tra i più noti quelli delle città di Zurigo, Lucerna, Berna e Basilea, che possono essere tutte comodamente raggiungibili con i mezzi pubblici elvetici.
arri 1Intanto arrivano buone notizie per i prossimi collegamenti aerei da Napoli per Zurigo. Sarà la Swiss International Air Lines (www.swiss.com), che fa parte del Gruppo Lufthansa, a collegare da aprile prossimo le due importanti città. Ad annunciarlo è stato il direttore per l’Italia della Compagnia, Stefan Zwicky. « I nuovi voli diretti da Napoli e da Bari – egli ci ha detto – saranno operativi cinque volte alla settimana per tutto l’anno. Le tariffe per il volo di andata e ritorno sono estremamente convenienti e partiranno da 94 euro, tutto compreso.
I50 anni non sono pochi e i racconti delle prime imprese invernali turistiche e sportive si susseguono. Fu l’ albergatore Johannes Badrutt, proprietario della pensione Faller di St.Moritz, a scommettere con i suoi ospiti inglesi che avrebbe pagato soggiorno e spese di viaggio se gli stessi, ritornati in inverno, non avessero trovato un clima mite e soleggiato. I clienti tornarono a dicembre, attraverso il Passo dello Julier, per ripartire a Pasqua abbronzati e soddisfatti anche se avevano perso la scommessa. Un’altra storia ce la racconta Armando Troncana, Direttore Italia di Svizzera Turismo. «A pochi chilometri di distanza da St. Moritz – egli dice – sempre nell’Ottocento, unʼaltra località del Cantone dei arri 2Grigioni, Davos, muoveva i primi passi nellʼospitalità. Fu il medico tedesco, Alexander Spengler, che intuì le potenzialità dellʼaria di montagna per curare le malattie polmonari. Insieme allʼolandese Willem Jan Holsboer, che fu tra i fondatori anche della Ferrovia retica, aprì in loco il primo sanatorio ». Intanto anche lo sport cominciava a muovere i primi passi e sempre in tema di leggende fu inventato proprio in Svizzera lo sci da un parroco-albergatore che per dare l’estrema unzione ad un suo fedele a valle, non indugiò a scendere dalla canonica con un paio di rudimentali assi ai piedi. I festeggiamenti più calorosi naturalmente spetteranno a St. Moritz dal 5 al 7 dicembre quando si stapperà lo spumante. Si darà così l’avvio a numerosi eventi per la stagione invernale, lo “Snow Sports Opening”, che prevede tra l’altro la St.Moritz City Race, che porterà all’interno della splendida cittadina svizzera una pista da sci. Fino ad aprile prossimo sono previste aperture di nuove piste sciistiche come la “Georgy Run”, la seconda pista che sarà inaugurata sul ghiacciaio del Corvatsch. Tutto intorno al lago di St. Moritz non mancano gli eventi di prestigio come lo Snow Polo World Cup, la spettacolare corsa in bob e skeleton dell’Europacup, il St.Moritz Gourmet Festival e la corsa di cavalli sul lago ghiacciato. Gli sport sul ghiaccio furono i primi ad essere introdotti nelle Alpi, infatti tra il 1870 a il 1890 fecero la loro comparsa il pattinaggio, lo slittino, il curling e lʼhockey. Gli inglesi fondarono a Davos il primo Club di Pattinaggio e venti anni dopo il primo Club di Curling della Svizzera. La località grigionese fece costruire la più grande pista di pattinaggio d’Europa di 16.000 mq , divenendo alla fine del XIX secolo il centro europeo degli sport su ghiaccio. arri 4Anche lo slittino, da secoli impiegato come mezzo di trasporto, diventò uno sport grazie alla prima slitta in legno fabbricata a Davos. Fu nel secondo dopo guerra che St. Moritz, Davos, Zermatt e Gstaad divennero note in tutto il mondo e la Svizzera si era guadagnata così il titolo di destinazione invernale per antonomasia. «Nel Vallese – ci dice Natalie Kenmeughni Schmid, responsabile del Valais Wallis – la neve è garantita tutto l’anno per le 45 montagne alte oltre quattromila metri e le zone sciistiche sono veramente tante collocate tra i 1.500 e i 3.000 metri. In particolare nel comprensorio di Crans Montana per la stagione invernale entrerà in servizio la nuova seggiovia a sei posti “cabane de bois” con una capacità massima oraria di 2.400 persone». Anche il trekking fa parte del paradiso invernale valligiano con i suoi mille chilometri di sentieri invernali che attendono i visitatori in questo comprensorio in cui è vietata la circolazione delle auto. Accompagnati da una guida si potrà salire di notte sull’ Aletsch Arena, indossando racchette da neve di un tempo per arrivare alla celebre Battmer-Hitta. Dal 20 dicembre al 28 febbraio prossimo verrà allestita ad Interlaken l’ “Ice Magic”, la cittadella di ghiaccio di 2.000 metri quadri con piste di pattinaggio collegate tra loro e con stand per la ristorazione. Per maggiori informazioni sulla Svizzera ci si può rivolgere al numero verde 0080010020030 o accedere al sito www.svizzera.it.
A CURA DI HARRY DI PRISCO