Handmadesign oggetti e sculture di Raffaele De Martino in mostra all’Hotel Correra 241 di Napoli

Arte e innovazione si incontrano all’Hotel Correra nella mostra “Handmadesign” di Studio Zud, una esposizione di oggetti e sculture realizzati da Raffaele De Martino, presentata dal critico d’arte Gianni Nappa (www.correra.it). cultura 1Inaugurata in occasione dell’apertura della Napoli Design Week, la mostra, che si concluderà il prossimo 2 maggio, si è impreziosita di nuova linfa con un’altra eccezionale performance di danza contemporanea “POD – performing on design” a cura di Sonia Di Gennaro e Sabrina D’Aguanno con musiche e ambientazione sonora di Luigi Stazio, per raccontare attraverso il corpo in movimento il tema del design, le sue forme, i gesti quotidiani e l’uso degli oggetti nella vita delle persone. Un interessante viaggio in un laboratorio creativo di ecodesign, attraverso i manufatti e le opere di questo artista visionario, che ha fatto della manualità la sua cifra stilistica. De Martino, infatti, ricicla oggetti di cui spesso cambia la funzione, rendendoli altro e producendo un fortissimo effetto sorpresa sul fruitore finale, perché il design è proprio questo: espressione di una quotidianità funzionale e accattivante che strizza l’occhio all’ambiente. L’artista, infatti, sceglie di realizzare i suoi lavori utilizzando “materiali poveri”, e formalizzando un invito a consumare di meno e reimparare a fare con poco: “design fatto a mano” come ready made per (ri)scoprire tecniche e strumenti tradizionali e di antichi mestieri. A rendere l’esposizione ancora più interessante, l’ironia che permea cultura 2ciascun lavoro, un modo per generare comunicazione e sensibilizzazione, e la scelta della location, l’elegante spazio al 241 di via Correra, nel cuore di Napoli. L’Hotel Correra, infatti, è un ex opificio industriale ristrutturato e restaurato con attenzione tanto da diventare una vera e propria galleria d’arte con un’architettura degli interni altamente curata, come il banco di tufo a vista a cui è addossato e un antico acquedotto greco-romano dalle forti suggestioni, per una continuità quasi naturale e armonica tra contenuto e contenitore.

Rosaria Morra