Giallo siciliano

Ebbene sì, un’altra vittima adescata sul fronte amoroso della gelosia  si fa spazio, purtroppo tra numeri FOTO DONNAdi corpi infranti  per ragioni uguali o analoghe. VanessaScialfa la ventenne morta ad Enna, è stata ingiustamente punita, con una morte prematura, dal suo stesso fidanzato . La ragione che ha spinto l’uomo, Francesco Lo Presti  è attribuibile alla gelosia : lei lo avrebbe chiamato col nome del suo ex . Invero, il “fidanzato pentito” avrebbe fatto uso di cocaina prima del delitto e , nel fiume di parole straripato , durante l’interrogatorio con la polizia, avrebbe dichiarato la possibilità di esser stato colto da un raptus suscitato da quell’atteggiamento specifico e, in particolare, dal gesto della donna che subito ha preso i vestiti per andar via. Lo Presti dapprima ha dato l’allarme denunciandone la scomparsa e, nel momento in cui la polizia, per indurlo a confessare, ha asserito di aver trovato la donna viva, il giovane è scoppiato.  Ci troviamo dinanzi ad un evento già vissuto, con altre dinamiche certo, ma già vissuto. Non si contano più in Italia i delitti, le percosse nei confronti delle donne  e  le vittime di stalking che, nella maggior parte dei casi, sono insidiate proprio nell’ambito delle mura domestiche.  In tv siamo assaliti da pubblicità che cercano, a modo loro, di dare l’esempio, di sensibilizzare le coscienze.  Ma cosa è necessario fare? Innanzitutto fare prevenzione, perché la violenza è, di fatto, un brutto male, per la quale è necessario adoperare il pugno di ferro della denuncia e del renderne pubblico l’effetto.  E’  strettamente necessario appellarsi alle valide associazioni, alle forze dell’ordine per far sì che la violenza sulle donne cessi del tutto e , in particolar modo, la collaborazione delle donne stesse, che in taluni casi sottovalutano schiaffi e spinte attribuendole a semplici momenti di rabbia : non è così!

Francesca Morgante