E’ sempre più un Napoli versione Spiderman

La trasferta di Novara ha confermato, e se possibile evidenziato ancor di più, i due volti della squadra di Mazzarri. Bella e vincente in Europa, timida e impacciata in campionato. Quello di Novara è l’ennesimo passo falso per i partenopei, che nelle ultime cinque partite di campionato si sono dovuti accontentare di ben quattro pareggi, con la sola esclusione dei tre punti lavecasalinghi ottenuti con il 4-2 sul Lecce. Il gap in campionato diventa giornata dopo giornata sempre più preoccupante, ed il terzo posto, necessario per disputare la Champions League anche il prossimo anno, dista ora ben sette punti. In società, però, resta un vago ottimismo. In cima ai pensieri di De Laurentiis c’era il passaggio del turno in Champions, importante sia per un fatto di prestigio, sia perchè ha portato introiti importanti nelle casse azzurre, e tutto sommato il patron aveva messo in conto dei possibili stop in campionato. Mazzarri, a sua volta, abbraccia il punticino di Novara con filosofia. “Bisogna restare umili.” Un punto che sta stretto, considerato l’avversario modesto che si aveva di fronte, ma che a mente fredda può stare bene, visto il modo in cui si era messa la partita. Un Napoli lento ed incapace di costruire. Mazzarri ha provato a scalare Hamsik in mediana, partendo con Pandev insieme a Lavezzi e Cavani. Esperimento riuscito a metà, considerato che i tre hanno avuto pochissimi palloni giocabili. L’umile Novara aveva difeso con dieci uomini dietro la linea del pallone, ed il solo Rubino a lottare come un leone li’ davanti. Eppure il Napoli ce l’ha messa tutta per mettersi in difficoltà. Il primo tempo si è chiuso senza emozioni. Tesser l’ha disegnata con cura, riuscendo a bloccare il Napoli sulle fasce e cercando di ripartire in contropiede. Ci ha pensato Radovanovic a sbloccare il risultato. Una punizione devastante che ha bucato le manone di De Sanctis. La reazione partenopea c’è stata, ma è arrivata come al solito quando è troppo tardi. Ci ha pensato Dzemaili a togliere le castagne dal fuoco, e ad evitare il peggio. Un punto che fa male, ma che fa anche bene. Un punto che può dare morale, ma che difficilmente può portare alla scossa. Roma e Genoa al San Paolo, prima della sosta natalizia. Sei punti per ripartire e poter tenere la mente a riposo attendendo il nuovo anno. Sei punti per rimettersi in carreggiata il più presto possibile, prima che sia troppo tardi. Sei punti per dimostrare che il Napoli non ha intenzione di mollare la presa. Aspettando la sosta, ma anche il sorteggio. Per continuare a sognare nell’Europa delle grandi. Nove giorni di fuoco attendono gli azzurri. Vietato sbagliare.

 

Marco D’Arienzo