Cesare Accetta, “Dietro gli occhi”

Magia, passione, impegno, tensione, è ciò che Cesare Accetta ha immortalato sui palchi partenopei negli anni, e che CULTURA1fino al 27 giugno sarà visibile in “Dietro gli occhi”, la personale del celebre fotografo di teatro in mostra al Pan, a cura di Maria Savarese. Promossa dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e cofinanziata dall’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, l’esposizione s’inserisce nel contesto degli eventi promozionali di risonanza nazionale e internazionale di entrambe le Istituzioni, e attraverso immagini tratte dall’archivio fotografico del celebre Artista della Fotografia, documenta vent’anni di teatro di ricerca: dal 1976, anno della storica rassegna “Incontro Situazione 76” al Teatro San Ferdinando, autentico censimento dei principali gruppi teatrali “di sperimentazione”, fino al 1996. Al 60 di via dei Mille, un bianco e nero di evidente impatto delinea appena i corpi degli interpreti; ad impressionare la pellicola pare essere la luce interiore che gli attori sprigionano sul palco, la tensione che i loro corpi producono, l’emozione che CULTURA 2suscitano nel pubblico con gesti, parole, sguardi. Dal Teatro Alfred Jarry di Mario e Maria Luisa Santella a Spazio Libero di Vittorio Lucariello; dal Play Studio di Arturo Morfino,  dal TIN di Michele del Grosso, da  Libera Ensemble di Gennaro Vitiello condotto successivamente da Renato Carpentieri e Lello Serao. E ancora: il Teatro/Galleria Toledo di Laura Angiulli; il Teatro Nuovo; il Teatro Studio di Caserta di Toni Servillo; Falso Movimento di Mario Martone; Enzo Moscato; Annibale Ruccello; Teatri Uniti; la Compagnia ‘86 di Marianna Troise;  il teatro di Remondi e Caporossi; Magazzini Criminali di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi; La Gaia Scienza di Giorgio Barberio Corsetti; Leo De Berardinis, questo il viaggio artistico e umano che Accetta racconta attraverso l’allestimento elegante, sobrio e raffinatissimo che Maria Savarese ha pensato ad hoc, tanto da dedicare al teatro di Antonio Newiller, espressione poetica del Teatro dei Mutamenti, una sezione monografica che chiude l’esposizione. Visitabile dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 19,30 (chiuso il martedì), e la domenica dalle 9,30 alle 14,30, “Dietro gli occhi” è un garbato omaggio a chi racconta il teatro, e attraverso il Teatro, l’Uomo, un tributo alla mobilissima arte della Fotografia, quella dell’attesa, del cogliere l’attimo più che della postuma ricerca digitale, un invito all’innovazione e all’intuizione, di sé, per gli altri.

Rosaria Morra