Cellulari: dopo le norme sul fumo, saranno il prossimo obiettivo da regolamentare?

cellLe ragioni per limitare il fumo sono valide e ben conosciute: prima di tutto danneggia la salute (“tua e di chi ti sta intorno”, per utilizzare gli stessi termini degli avvisi sui pacchetti di sigari e sigarette), in secondo luogo è indiscutibilmente fastidioso per chi non condivide lo stesso vizio: da qui il divieto di fumare nei luoghi di lavoro, nei locali ecc. Ma se le stesse obiezioni si presentassero anche per i cellulari?

Il professor Lawrie Challis, consulente del governo inglese in relazione alle telecomunicazioni, scoraggia l’uso dei telefonini per i giovani sotto i 12 anni: “Il loro sistema immunitario è ancora in via di formazione e sappiamo che a quell’età si è più sensibili e recettivi, basti pensare ai raggi ultravioletti: se un bambino viene esposto troppo al sole, ha più probabilità di ammalarsi di tumore alla pelle rispetto a un adulto.”. è partito ormai da più di un anno il Cohort Study on Mobile Phones, abbreviato Cosmo, il primo studio dedicato alla relazione tra utilizzo dei telefonini ed effetti sulla salute: tuttavia, saranno necessari circa 30 anni per il suo completamento, per avere risultati attendibili sugli effetti delle onde elettromagnetiche dei cellulari sul corpo umano e sulla salute.
Inoltre, come misura precauzionale,
il Senato francese ha inserito nel progetto di legge sull’ambiente denominato “Grenelle 2”, il divieto di usare telefoni cellulari nelle scuole materne, elementari e medie per misura di precauzione per la salute dei bambini. Una linea di condotta simile anche in Giappone dove, anche se non sono stati espressamente vietati, si preme verso un minore utilizzo dei cellulari da parte dei piccoli utenti, sicuramente i più sensibili agli effetti negativi delle onde elettromagnetiche, e si prova a spostare il target degli apparecchi verso i 12-13 anni circa.
Ma il problema della maleducazione e dei fastidi creati al prossimo si pone anche per i cellulari: a Graz, in Austria, è stato infatti vietato l’uso dei telefonini sui mezzi pubblici: un po’ per buone maniere, un po’ per proteggere la privacy. Inoltre, a causa della sempre maggiore tecnologia di cui sono dotati, in Inghilterra saranno presto vietati anche nei cinema: ancora una volta, una decisione volta sia ad eliminare i (frequenti) disturbi durante la visione del film, sia per una questione di più largo interesse, ovvero per rafforzare la lotta alla pirateria; i cellulari più moderni sono infatti dotati di fotocamera e audio di qualità degna di nota, capaci di destare le preoccupazioni della catena di sale cinematografiche inglese Vue.
Dunque, il cellulare sta diventando sempre di più un fenomeno di costume da controllare. Ma c’è davvero da temerlo così tanto?

Germana de Angelis