Bookcrossing

bookSi sente spesso parlare di Fiere o Esposizioni di Libri, ma questa settimana per chi ama leggere abbiamo scoperto un nuovo mondo altruista e divertente: il Bookcrossing. Non sono una leggenda metropolitana: quel popolo di lettori che abbandona libri sulle panchine, nei parchi, ai tavolini di un bar oppure in metropolitana esiste davvero. Quei libri che sembrano abbandonati o dimenticati in realtà sono in viaggio, liberati da corsari e corsare, così si chiamano coloro che scelgono di condividere la loro “ricchezza” con gli altri. Chi, almeno una volta, non ha ritrovato parte di sé e della sua vita, o un riflesso delle proprie emozioni in un libro, un brano o un racconto?
Il popolo dei bookcrossari, attraverso un atto d’amore-sacrificio libera il libro, lo lascia andare al suo destino, in cerca di altri lettori capaci di interpretarlo e farsi a sua volta catturare dalla magia di uno scritto che mai gli apparterrà. E’ questa in fondo l’essenza del bookcrossing: amare a tal punto un libro da decidere di privarsene per poterlo condividere con sconosciuti di tutte le età, sesso, nazionalità.
Fare bookcrossing è semplice: basta scegliere di condividere quello che si è letto con gli altri, semplicemente lasciandolo libero di essere trovato, letto e liberato nuovamente. Ma chi condivide lo spirito alla base di questa scelta, chi vuole seguire il percorso e la storia di un libro che ha amato/odiato/liberato e dispone di un computer, può farlo attraverso il sito ufficiale americano www.bookcrossing.com oppure attraverso il suo riflesso italiano www.bookcrossing-italia.com.
I libri vengono registrati in questo modo: durante la registrazione il sistema assegna ad ogni libro un numero univoco (il BCID), questo dev’essere riportato sul libro (tramite un etichetta o a mano). Basandosi su questo numero chi ritrova il libro lasciato in libertà può registrarne il ritrovamento su internet e seguire il percorso del libro. Può aggiungere un commento in modo che chi lo ha rilasciato sappia che fine ha fatto il libro. Dopo averlo letto (ma non è obbligatorio!) può rilasciarlo nuovamente in libertà su una panchina, su un treno, in un bar, ovunque creda possa essere ritrovato. Spesso capita che si perdano le tracce di un libro, ma i bookcrossari preferiscono correre il rischio, piuttosto che privarsi dell’emozione di intrecciare con sconosciuti amanti dei libri una surreale relazione intellettuale. Il Bookcrossing è un miscuglio di spirito d’avventura, letteratura e anche generosità che molte persone trovano irresistibile. L‘idea esiste dal marzo del 2001 mentre il sito è stato pubblicato il 1 aprile del 2001. L’iscrizione a bookcrossing è assolutamente gratuita. Devono essere indicati alcuni dati personali, l’indirizzo e-mail e una password. L’indirizzo e-mail resta assolutamente riservato e non viene mai mostrato da nessuna parte. Sul sito è possibile registrare libri, seguirne i viaggi, cercare libri liberati da altri (per andarne a caccia) e cercare altri bookcrosser. Date un’occhiata, ne vale la pena! Io l’ho fatto e ne sono rimasta letteralmente affascinata: è un mondo fatto di persone altruiste e disponibili, dove non solo si può parlare di libri, ma grazie al forum, si possono scambiare idee e opinioni su tanti argomenti e dove trovi sempre qualcuno pronto a darti un consiglio e a regalarti un sorriso, ma anche un libro, grazie alla possibilità di poter compilare una lista dei desideri, con i titoli da voi preferiti. Ho registrato i libri che vorrò condividere e ne ho già lasciato libero uno. Sono diventata una “Liberatrice d’Emozioni”.

a cura di Sara Daniele