Bilanci e buoni propositi per “ L’anno che verrà”

E’ sempre così, l’inizio dell’anno è il momento dei buoni propositi, giorni in cui si pensa ai risultati ottenuti, a quelli da raggiungere, ai rimorsi, ai pentimenti, alle speranze, ai desideri. C’è chi si propone rosa 11di smettere di fumare, di cominciare seriamente una dieta, di andare finalmente in palestra, di trovare un nuovo amore, di dare nuove possibilità ad una relazione in bilico, di perdonare un torto, di ricominciare un qualcosa, di iniziare a volersi più bene. In questo periodo di fine ed inizio anno si inizia a riflettere, desiderando profondi cambiamenti che, anche se poi non sempre verranno attuati, almeno regalano una “direzione” da cui partire per l’avvio di un periodo che si spera migliore. Infatti, se ci si rivolge al precedente appena terminato, poche cose, delle innumerevoli immaginate o preventivate, sono state realizzate. Ad essere sincera, i miei buoni propositi li metto in essere anche tra agosto e settembre, ad inizio autunno, così mi illudo che  il periodo dei desideri o presunti poteri decisionali possa avere più “chance” ! Quindi, adeguandomi a questo inizio anno, comincio a riflettere sul trascorso 2013, ringraziando Iddio d’essere tra i sopravvissuti, tra i sani e salvi, tra quelli circondati ancora dai pochi affetti sinceri, tra i più che hanno un tetto sotto cui dormire e che possono consentirsi qualche svago, tra i coraggiosi che ancora credono nell’amicizia, nell’amore, nell’educazione, nel rispetto, nei valori e nei sentimenti. E rifletto anche su quante belle intenzioni lanciamo col pensiero in questi primi giorni di gennaio, sperando che il destino disponga ciò che desideriamo, affidando, pigri come siamo, quasi sempre alla sorte quello che invece potremmo attuare da soli!

Mi chiedo :“Forse sarebbe meglio non investire in buoni propositi e vivere la vita come viene? Oppure comprendere che il nostro benessere spesso NON lo facciamo dipendere dalla nostra volontà MA da quella degli altri?”.  Sarebbe perfetto ritagliarci un piccolo spazio per riflettere su cosa sia importante per la serenità della nostra esistenza, perché vivendo così freneticamente, nemmeno consideriamo cosa possa essere determinante per la nostra salute fisica e mentale e quanto sia importante vivere in armonia, con un sano equilibrio. Seriamente ed in piena coscienza comprendere le aspirazioni, i sogni, i desideri, coltivando affetti sinceri, semplici e veri, senza perdere il nostro prezioso tempo con chi spesso ci inganna o ci delude, con persone false, interessate ed ipocrite che invadono il nostro cammino facendoci poi trascurare i rapporti che invece ci hanno accompagnato con amore e dedizione, quelli che hanno dato senza chiedere e senza i quali ora saremmo più soli, ricordando le difficoltà, i sacrifici, i sogni andati in frantumi che non si possono più vivere o, ancor peggio, le persone con le quali non potremo più vivere. Perché quello che vorremmo tutti è, se non proprio essere felici, per lo meno sentirsi sereni. Con questo auspicio rincorriamo un futuro in cui sono contenute tutte le nostre speranze, un futuro che possa risolvere le questioni in sospeso, i sogni non realizzati, le domande senza risposta. Ricordate, nella memoria scolastica, il “ Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggere” di Giacomo Leopardi? In questo dialogo si affronta proprio l’argomento del nuovo anno, che, si spera, sia migliore di quello trascorso, interrogandosi su quale dei precedenti sia stato più o meno felice e a quale di questi dovrebbe somigliare il prossimo…La speranza è che ogni anno futuro superi i precedenti in felicità, fortuna e ricchezza, perché nessuno di quelli trascorsi ci ha soddisfatti pienamente, quindi ogni anno nuovo diviene come un foglio bianco su cui riversare le migliori aspettative! Ma tutto ciò lo si rimette alla volontà di Dio, a ciò che la sorte ha in serbo, una ennesima illusione di potere avere la fortuna dalla nostra parte. Sappiamo bene anche noi che l’inizio e la fine si fondono l’uno nell’altro, che il tempo è una convenzione, che ogni giorno, e non solo il 1° gennaio, potremmo decidere di iniziare qualcosa che migliori la nostra vita…Sperare nel “nuovo”, nella “buona sorte” nelle benevoli opportunità, nelle occasioni fortuite ci aiuta a sopravvivere meglio! E allora anch’ io mi lascio andare e di attese e propositi non voglio parlare né decidere : lascio tutto in mano al destino e a Chi da lassù per me dispone e, spero, mi protegge. L’unica cosa che vorrei portare a termine senza limitazioni è “sorridere di più”. Questo è quello che auguro anche a Voi, miei cari lettori, per un sereno 2014.

Rossella Argo


Vuoi vedere le tue lettere pubblicate su “DonnaFashionNews”?
Scrivi a
RossellaArgo@mail.com