“IL TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE”: UNICA FERMATA ROMA

treno-delle-donne-per-la-costituzione3Uno arriva da Nord, l’altro da Sud. Entrambi con una sola destinazione : fermata Montecitorio. Dinanzi alla proposta di Legge, presentata di recente alla Camera, per modificare l’Articolo 1 della Costituzione, centinaia di donne hanno deciso di manifestare a Roma, Sabato 24 Settembre , in Difesa della Costituzione repubblicana ,circondando il Parlamento : a mobilitarsi associazioni e gruppi organizzati di donne dalla Rete Viola all’Onerpo, dal Forum Ambientalista all’Aidos, dall’Udi all’Arcidonna, dai Centri Antiviolenza, all’Associazione per la Democrazia Costituzionale .

donne-costituzioneL’ iniziativa , partita da un annuncio su face book di Nella Toscano della Rete Donne siciliane per la rivoluzione gentile, ha coinvolto numerosi esponenti della società civile e politica e ben oltre 90 associazioni, che hanno confermato la propria adesione. A tal proposito, Giovedì 22 Settembre, è stata indetta la conferenza stampa del comitato promotore del “Treno delle donne per la Costituzione” durante la quale gli organizzatori hanno dichiarato che “le donne d’ Italia, intendono ribadire in modo tangibile, la volontà di agire a tutti i livelli, per un’Italia unita, democratica, repubblicana, che trovi nelle donne la forza viva, creativa e propositiva per un concreto e ormai inderogabile cambiamento”. Perciò : “Giungeranno a Roma le cittadine e i cittadini di questo Paese che condividono l’obiettivo di questa battaglia in difesa di valori irrinunciabili per ogni essere umano. Un cambiamento che deve partire proprio dall’attuazione totale della prima parte dall’articolo 1 della Costituzione che afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, per far sì che tanti giovani disoccupati siano messi in grado di concorrere alla vita della società e di dare il loro migliore contributo, e dalla reale applicazione degli articoli 41 sull’iniziativa privata che non contrasti con il bene sociale, il 51 sulle pari opportunità e l’articolo 11 sul ripudio della guerra.”

Per questo, oltre a circondare il Parlamento in un’unica forte e determinata voce femminile, le donne si recheranno al Quirinale, sede del Capo dello Stato, istituzione massima che per legge deve garantire il rispetto della Costituzione e la sua inviolabilità. “Noi donne, si legge dal sito ufficiale della protesta, non possiamo permettere che un simile scempio si consumi!
E’ arrivato il momento di fare sentire chiara e forte la nostra voce, e per questo motivo dobbiamo chiedere al Presidente della Repubblica di ascoltare anche la nostra opinione!
Le donne sono la maggioranza in questo Paese e nessuno può permettersi di ignorare il nostro pensiero, le nostre preoccupazioni, la nostra presenza.”

La manifestazione che avrà luogo al Parlamento nella mattinata di sabato, proseguirà a Piazza Santi Apostoli nel pomeriggio, con gli interventi di autorevoli costituzionalisti ed esponenti della cultura, i quali spiegheranno il valore della Carta costituzionale, esaminandone i vari articoli. A Michele Ainis, Silvia Calamandrei, Paola Marsocci, Daniela Brancati, Shukri Said ,si alterneranno gli interventi delle presidenti delle associazioni protagoniste.

La manifestazione si concluderà con la partecipazione alla Marcia per la Pace di Assisi del giorno dopo, il 25 settembre.

A cura di Flavia Sorrentino.